LATERZA
– MATERA. Dopo aver incontrato gli studenti di numerose scuole
della provincia ionica, l’imprenditore laertino Giovanni Matera è
andato in trasferta nel capoluogo lucano, invitato dal dirigente
scolastico Antonio Epifania dell’Istituto Tecnico Industriale “G.B.
Pentassuglia”, per una giornata di alta formazione.
Ad
esserne destinatari e, al tempo stesso, protagonisti, sono stati
circa cinquanta studenti delle classi 4^ e 5^ di Informatica. Una
giornata, che il loro docente Angelo Castria ha voluto che
coinvolgesse soprattutto i ragazzi dell’ultimo anno: dovranno
decidere quale strada professionale o di studi intraprendere, con
quale spirito, con quale coscienza e, soprattutto, con quali
aspettative. Ed è così che, in loro soccorso, è arrivato
l’imprenditore Giovanni Matera, che, partendo dalla sua esperienza
di “piccolo artigiano di bottega”, ha fornito pillole di saggezza
e, soprattutto, di esperienza maturata sul campo.
Il
suo è stato un intervento breve, solo qualche ora di formazione, ma
diretto e concreto. Giovanni Matera ha spiegato ai ragazzi,
attraverso l’ausilio di alcune slide, ‹‹come evitare di essere
a scuola, come nella vita di ogni giorno, spettatori passivi delle
scelte, che, per noi, si arrogano il diritto di fare gli altri, solo
perché siamo noi stessi a consentirlo››. Capire cosa si vuol
fare da grandi, oggi, non è semplice. ‹‹Eppure, per decidere
cosa fare del proprio futuro – ha insistito Matera – basta solo
un minuto; il tempo necessario, cioè, per decidere; il tempo
necessario per avere un’idea di quella che vogliamo sia la nostra
vita. L’idea è il terreno fertile, l’humus perché i nostri
sogni si possano realizzare. Tutto parte da un’idea››.
E,
alle domande di qualche studente, sul valore dei sogni, Matera ha
rimarcato: ‹‹Sappiamo tutti che i sogni generano idee e sono le
idee, che fanno girare il mondo. Di conseguenza, quando non ne
abbiamo delle altre, vuol dire che abbiamo smesso di sognare ed è lì
che finiamo nei sogni altrui, riducendoci a marionette nella commedia
della vita degli altri››.
Poi,
qualche consiglio utile per presentarsi ad un colloquio di lavoro e
per completare il proprio curriculum: i titoli di studio vanno bene,
ma non bisogna omettere di indicare tutte le esperienze lavorative
fatte. Servono al datore di lavoro per comprendere l’attitudine del
candidato alla versatilità, al cambiamento, al lavoro di squadra, a
sapersi adeguare a qualsiasi situazione o difficoltà.
‹‹Ogni
esperienza compiuta nella vita – ha concluso Giovanni Matera,
dinanzi ad una platea attenta e curiosa - ci rende diversi dagli
altri, unici. Non siamo pinguini o macchine omologate, ma esseri
umani con ognuno una propria esperienza emotiva e professionale, che
fa la differenza: è, questo, il nostro bagaglio, il nostro vero
patrimonio››.
Maria Florenzio