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venerdì 9 maggio 2014

IMPRENDITORE LAERTINO IN TRASFERTA A MATERA, PER UNA GIORNATA DI ALTA FORMAZIONE, DESTINATA AI RAGAZZI DEL 5° ANNO SUPERIORE.


LATERZA – MATERA. Dopo aver incontrato gli studenti di numerose scuole della provincia ionica, l’imprenditore laertino Giovanni Matera è andato in trasferta nel capoluogo lucano, invitato dal dirigente scolastico Antonio Epifania dell’Istituto Tecnico Industriale “G.B. Pentassuglia”, per una giornata di alta formazione.

Ad esserne destinatari e, al tempo stesso, protagonisti, sono stati circa cinquanta studenti delle classi 4^ e 5^ di Informatica. Una giornata, che il loro docente Angelo Castria ha voluto che coinvolgesse soprattutto i ragazzi dell’ultimo anno: dovranno decidere quale strada professionale o di studi intraprendere, con quale spirito, con quale coscienza e, soprattutto, con quali aspettative. Ed è così che, in loro soccorso, è arrivato l’imprenditore Giovanni Matera, che, partendo dalla sua esperienza di “piccolo artigiano di bottega”, ha fornito pillole di saggezza e, soprattutto, di esperienza maturata sul campo.

Il suo è stato un intervento breve, solo qualche ora di formazione, ma diretto e concreto. Giovanni Matera ha spiegato ai ragazzi, attraverso l’ausilio di alcune slide, ‹‹come evitare di essere a scuola, come nella vita di ogni giorno, spettatori passivi delle scelte, che, per noi, si arrogano il diritto di fare gli altri, solo perché siamo noi stessi a consentirlo››. Capire cosa si vuol fare da grandi, oggi, non è semplice. ‹‹Eppure, per decidere cosa fare del proprio futuro – ha insistito Matera – basta solo un minuto; il tempo necessario, cioè, per decidere; il tempo necessario per avere un’idea di quella che vogliamo sia la nostra vita. L’idea è il terreno fertile, l’humus perché i nostri sogni si possano realizzare. Tutto parte da un’idea››.
E, alle domande di qualche studente, sul valore dei sogni, Matera ha rimarcato: ‹‹Sappiamo tutti che i sogni generano idee e sono le idee, che fanno girare il mondo. Di conseguenza, quando non ne abbiamo delle altre, vuol dire che abbiamo smesso di sognare ed è lì che finiamo nei sogni altrui, riducendoci a marionette nella commedia della vita degli altri››.

Poi, qualche consiglio utile per presentarsi ad un colloquio di lavoro e per completare il proprio curriculum: i titoli di studio vanno bene, ma non bisogna omettere di indicare tutte le esperienze lavorative fatte. Servono al datore di lavoro per comprendere l’attitudine del candidato alla versatilità, al cambiamento, al lavoro di squadra, a sapersi adeguare a qualsiasi situazione o difficoltà.

‹‹Ogni esperienza compiuta nella vita – ha concluso Giovanni Matera, dinanzi ad una platea attenta e curiosa - ci rende diversi dagli altri, unici. Non siamo pinguini o macchine omologate, ma esseri umani con ognuno una propria esperienza emotiva e professionale, che fa la differenza: è, questo, il nostro bagaglio, il nostro vero patrimonio››.
Maria Florenzio