RISERVA IL TUO SPAZIO PUBBLICITARIO SU QUESTO SITO. PER INFORMAZIONI CONTATTA LA REDAZIONE: vivimottola@gmail.com

giovedì 12 giugno 2014

CONCLUSO CON SUCCESSO IL QUARTO CORSO DI ITALIANO PER IMMIGRATI.


Lo scorso 26 maggio si è conclusa la quarta edizione del corso d’italiano per immigrati, organizzato dall’associazione “Avamposto.Educativo” nel corso della quale sono stati consegnati, alla presenza del dirigente dell’Istituto “A. Einstein”, Pietro Rotolo, gli attestati di partecipazione. 

Il corso, intitolato “Tutti i colori dell’arcobaleno”, si è tenuto presso l’Istituto “Lentini”, ed è stato organizzato con il sostegno del Comune che ha messo a disposizione i Servizi Demografici per contattare, mediante invito, i cittadini stranieri. Il gruppo era costituito da circa venti corsisti di nazionalità marocca, indiana, georgiana, bielorussa e rumena. Le insegnanti e collaboratrici che si sono prestate gratuitamente sono state Sabrina Scapati, Anna Sgobba, Aurelia Maruggi, Amelia Esposito, Livia Lippolis e Antonella De Santo. Il corso ha avuto lo scopo di fornire agli immigrati gli strumenti per un primo approccio alla lingua e alla cultura italiana, al fine di sostenere il test di lingua italiana previsto dal ministero dell’Interno per il rilascio del permesso CE per soggiornanti di lungo periodo. Tra gli obiettivi raggiunti, il favorire la comunicazione tra immigrati e italiani, consentendo ai primi di apprendere il vocabolario di base della nostra lingua per un migliore svolgimento della vita quotidiana, oltre ad incoraggiare un reciproco scambio ed integrazione culturale.Le lezioni bisettimanali nell’arco di circa tre mesi sono state strutturate in base alle competenze dei partecipanti, che sono stati suddivisi in due gruppi: il primo, di base, e il secondo per chi aveva già una conoscenza più evoluta della lingua. “Il corso di lingua – ha commentato la presidente di “Avamposto”- oltre essere un primo ‘soccorso’ in italiano per poter affrontare i dialoghi comuni con i cittadini, in particolare, nell’ambito lavorativo, risulta essere un momento di accoglienza degli immigrati come persone con i loro disagi, potenzialità e attese di una vita migliore. Essere accolti semplicemente per quello che si è, crea un ponte con la nostra realtà e la nostra cultura e abbatte tante barriere”.
Fonte: Avamposto Educativo.