Lo
scorso 26 maggio si è conclusa la quarta edizione del corso
d’italiano per immigrati, organizzato dall’associazione
“Avamposto.Educativo” nel corso della quale sono stati
consegnati, alla presenza del dirigente dell’Istituto “A.
Einstein”, Pietro Rotolo, gli attestati di partecipazione.
Il
corso, intitolato “Tutti i colori dell’arcobaleno”, si è
tenuto presso l’Istituto “Lentini”, ed è stato organizzato con
il sostegno del Comune che ha messo a disposizione i Servizi
Demografici per contattare, mediante invito, i cittadini stranieri.
Il gruppo era costituito da circa venti corsisti di nazionalità
marocca, indiana, georgiana, bielorussa e rumena. Le insegnanti e
collaboratrici che si sono prestate gratuitamente sono state Sabrina
Scapati, Anna Sgobba, Aurelia Maruggi, Amelia Esposito, Livia
Lippolis e Antonella De Santo. Il corso ha avuto lo scopo di
fornire agli immigrati gli strumenti per un primo approccio alla
lingua e alla cultura italiana, al fine di sostenere il test di
lingua italiana previsto dal ministero dell’Interno per il rilascio
del permesso CE per soggiornanti di lungo periodo. Tra gli obiettivi
raggiunti, il favorire la comunicazione tra immigrati e italiani,
consentendo ai primi di apprendere il vocabolario di base della
nostra lingua per un migliore svolgimento della vita quotidiana,
oltre ad incoraggiare un reciproco scambio ed integrazione
culturale.Le lezioni bisettimanali nell’arco di circa tre mesi sono
state strutturate in base alle competenze dei partecipanti, che sono
stati suddivisi in due gruppi: il primo, di base, e il secondo per
chi aveva già una conoscenza più evoluta della lingua. “Il corso
di lingua – ha commentato la presidente di “Avamposto”- oltre
essere un primo ‘soccorso’ in italiano per poter affrontare i
dialoghi comuni con i cittadini, in particolare, nell’ambito
lavorativo, risulta essere un momento di accoglienza degli immigrati
come persone con i loro disagi, potenzialità e attese di una vita
migliore. Essere accolti semplicemente per quello che si è, crea un
ponte con la nostra realtà e la nostra cultura e abbatte tante
barriere”.
Fonte: Avamposto Educativo.