Sono
terminate a Castel del Monte le riprese del nuovo Kolossal
Fantasy del regista Matteo Garrone. Tre storie che si incrociano,
proprio come in Gomorra, ispirate al barocco 'Lo cunto de li cunti'
del campano Giambattista Basile.
Il set si sposta ora al castello di Gioia del Colle, per poi proseguire al villaggio Petruscio a Mottola e masseria Accetta Grande a Statte per un totale di tre settimane intense di riprese in Puglia.
Il set si sposta ora al castello di Gioia del Colle, per poi proseguire al villaggio Petruscio a Mottola e masseria Accetta Grande a Statte per un totale di tre settimane intense di riprese in Puglia.
In questi giorni,
disservizi a parte per i turisti non adeguatamente informati circa la
chiusura ai visitatori del maniero federiciano, le riprese del film
hanno richiamato l’attenzione su Castel del Monte della stampa
nazionale ed internazionale. Il monumento patrimonio dell’Unesco,
ha ospitato circa 80 tra attori, comparse e maestranze che hanno
lavorato, soggiornato nella nostra città e gradito la buona cucina
di casa nostra.
Un
set essenziale ma faraonico: una pedana in legno decorata a mano,
panche ed accessori barocchi per il “racconto dei racconti” che
porta il regista Garrone a confrontarsi con il genere fantasy,
ritrovando quella commistione fra reale e fantastico che ha sempre
caratterizzato la sua ricerca artistica.
Tra
le maestranze anche alcuni andriesi arruolati sul posto che hanno
avuto modo di sperimentarsi professionalmente con la grande macchina
del cinema approdata a Castel del Monte dopo circa 17 anni
dall’ultima produzione di Ermanno
Olmi,
firmata dal regista Michele Lanubile e intitolata “Io
non ho la testa”.
Ma rovistando nella rete facciamo una gradita scoperta risalente al
1964. In quell’anno, il grande Pier
Paolo Pasolini girava
alcune scene de "Il
Vangelo secondo Matteo" proprio
all’interno del maniero federiciano. E chissà che quei luoghi
"ancora sconosciuti", così come sottolineato da Garrone,
non possano essere ulteriormente svelati il tutto il loro splendore.
Adesso,
auspichiamo il buon successo del film che, ovviamente, potrà far
conoscere ad un vasto pubblico internazionale (ricordiamo che la
pellicola è interamente girata in lingua inglese) il nostro castello
intanto che, istituzioni e privati si attrezzino adeguatamente per
offrire ai turisti quei servizi necessari a generare buoni flussi
turistici.
Fonte: www.andrialive.it