Commosso
per quello che ha definito «uno snodo decisivo della mia vita»,
«grato al papa», al quale ha detto «sì con gioia» e alla chiesa
fiorentina dove è cresciuto, «desideroso di essere presto in mezzo
ai fedeli della diocesi di Castellaneta»: monsignor Claudio Maniago,
55 anni, fiorentino e attuale vicario generale del vescovo di Firenze
si esprime così sulla sua nomina a vescovo di Castellaneta dove, ha
detto, «vado con gioia, con la stessa completa disponibilità che ho
dato per qualsiasi servizio».
«Devo un grazie - ha poi aggiunto -
anche alla Chiesa fiorentina, dove ho svolto il mio servizio con i
miei limiti, circondato da grande affetto». Così Maniago ha accolto
la notizia della nomia a vescovo di Castellaneta, diffusa questa
mattina da fonti vaticane.
Monsignor
Maniago è nato a Firenze 1’8 febbraio 1959.Dopo l’esame di
maturità classica, è entrato nel Seminario Maggiore di Firenze,
frequentando lo Studio Teologico Fiorentino. A Roma, è stato alunno
dell’Almo Collegio Capranica e ha conseguito la Licenza in Liturgia
presso la Pontificia Università S. Anselmo.
Dopo
l’ordinazione sacerdotale a Firenze, il 19 aprile 1984, ha
ricoperto i seguenti uffici e ministeri: rettore del Seminario Minore
(1987-1994); direttore del Centro diocesano vocazioni, membro del
Consiglio Pastorale diocesano e assistente ecclesiastico del Serra
Club di Firenze (1987-2003); cerimoniere arcivescovile e docente di
Liturgia nella Facoltà Teologica dell’Italia Centrale (1988-2003);
direttore dell’Ufficio Liturgico della Curia (1991-2003); membro
della Commissione Ordinandi (1992-2003); pro vicario generale e
moderatore della Curia (1994-2001); canonico onorario della
Cattedrale (1996-1999); canonico “de numero” (1999-2003); vicario
generale dell’arcidiocesi (2001-2003).
Il
18 luglio 2003 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo ausiliare di
Firenze, assegnandogli la sede titolare di Satafi. L’8
settembre 2003, ad appena 44 anni, è consacrato vescovo dal
cardinale Silvano Piovanelli ed è salutato dalla stampa come il
vescovo più giovane d’Italia.
A
Firenze è stato al centro di polemiche, perché accusato (dalle
vittime) di aver ignorato e tentato di insabbiare le vicende di
pedofilia di don Lelio Cantini, padre spirituale dello stesso
Maniago. Le accuse si sono rivelate infondate e, pertanto, Maniago
non è mai stato sottoposto ad indagini.
Nel
2007 è stato accusato da un giovane gay di aver preso parte,
insieme ad altri sacerdoti, a festini a luci rosse di carattere
omosessuale.
Il
vescovo ha ora due mesi di tempo per prendere possesso della sua
nuova diocesi, e presumibilmente il suo ingresso a Castellaneta
avverrà ai primi di settembre. Fino a quella data Claudio Maniago
resterà a tutti gli effetti Vescovo ausiliare della diocesi di
Firenze, carica che ricopre da 10 anni.
Fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it