Come
aveva promesso, padre Andrej Boytsov, Priore della Chiesa russa di
Bari, è venuto, venerdì 27 giugno, in pellegrinaggio a Mottola.
Qui,
accompagnato dal parroco della Chiesa Madre, l’arciprete Don Sario
Chiarelli, ha visitato e ammirato la chiesa rupestre di San Nicola in
Casalrotto, la cui importanza, sia sotto l'aspetto architettonico che
religioso, è stata illustrata dallo studioso di storia medioevale
prof. Vito Fumarola, per l’occasione in veste di autorevole guida
turistica.
Nel
sacro luogo, il Priore, accompagnato da altri tre preti, ha celebrato
la propria liturgia fatta di preghiere, canti e inni e nel
sottolineare l'importanza del momento egli aveva portato con sé un
coro composto di professionisti di altissimo livello.
Nella
serata l'illustre ospite ha partecipato a un interessante simposio,
seguito da un pubblico molto numeroso, che si è tenuto presso
l'Auditorium della Chiesa Madre, grazie alla disponibilità del suo
parroco, don Sario Chiarelli. Con l'iniziativa di venerdì scorso è
stato aggiunto un nuovo tassello a quel mosaico fatto di scambi
culturali e religiosi che la città di Mottola, nel nome di San
Nicola, ha avviato, con reciproco interesse, con Bari. Il
raggiungimento di questo sorprendente risultato premia il lavoro
svolto in sinergia, dall'Amministrazione comunale retta dal sindaco
dott. Luigi Pinto, dall’ assessorato al Turismo guidato dall'avv.
Arcangelo Montanaro, dalla segreteria organizzativa della parrocchia
di Santa Maria Assunta, dall'Ufficio turistico IAT e naturalmente dal
prof. Vito Fumarola. Durante l'incontro, particolarmente apprezzata è
stata la sua relazione nella quale egli, basandosi su una pregevole
ricerca di fonti storiche, ha posto in evidenza l'antico legame che
unisce la Russia a Bari, dove sorge la chiesa di San Nicola,
importante centro dei pellegrinaggi ortodossi. Questa, che conserva
le reliquie del santo venuto dall’Oriente, costruita in uno stile
sobrio e severo, con alte facciate, rade finestre e scarse
decorazioni, collega Bari alla capillare rete di chiese russe diffuse
in Italia e in Europa.
Il
capoluogo pugliese, per i pellegrini russi, rappresentava il terzo
luogo Santo dopo Roma e Gerusalemme, crocevia dei cammini da e per la
Terra Santa, stazione principale dell’itinerario nicolaiano.
Il
suo sepolcro è stato nei secoli visitato da deboli e ammalati, da
forti e astuti uomini del Nord, la Gens normannorum, in cerca di una
qualche legittimazione del potere usurpato a Bisanzio.
E
dopo i Normanni, anche da santi e molte teste coronate con i loro
magnifici doni d’icone d’oro e d'argento, stoffe preziose, smalti
e ceri, fino agli zar di Russia, re, principi e governanti, rilevanti
anche le visite dei Papi dal medioevo all'età contemporanea e dei
patriarchi dell'una e dell'altra Chiesa che a Bari trovarono in San
Nicola il filo rosso della loro fede comune.
Per
il prof. Fumarola l'ultimo miracolo è quello che ha unito Mottola e
Bari grazie alla grotta –chiesa, famosa nel mondo per merito di
Charles Diehl già nel 1894, ossia San Nicola in Casalrotto in cui è
raffigurato il santo, ancor prima che le sue ossa fossero traslate da
Mira (oggi Demre in Turchia) a Bari.
Nel
ricordare la trasferta del 15 marzo scorso a Bari, il prof. Fumarola
ha rivolto un saluto di benvenuto a padre Andrej Boytsov, esponente
di grande rilievo del Patriarcato di Mosca (la Chiesa russa) che per
numero di fedeli (oltre 80 milioni) e per il prestigio che gli deriva
dal fatto di avere l'appoggio del più grande e potente Stato di
stirpe slavo, rappresenta la comunità ortodossa più importante.
Anche
Don Sario Chiarelli, parroco della Chiesa Madre, che tanto si è
speso perché si avviasse un rapporto di scambio tra la comunità
barese e quella mottolese, ha rammentato il pellegrinaggio dello
scorso 15 marzo, quando una delegazione di mottolesi visitò, grazie
alla cortesia di padre Lorenzo Lorusso e all'accoglienza dei Padri
Domenicani, la Basilica di San Nicola e la Chiesa russa, di cui è
priore padre Andrej succeduto nel 2010 a padre Vladimir Kucumov che
ha visitato Mottola in diverse occasioni.
"Questa
sera - ha affermato don Sario - riscopriamo la fraternità e
l'ecumenismo nel nome di San Nicola, un patrimonio comune
dell'Oriente e dell'Occidente per il raggiungimento di traguardi
morali e cristiani quale che sia il proprio credo religioso.
Per
Mottola questo è un momento magico che non è, e non vuole essere,
la conclusione delle reciproche visite tenutesi in questi ultimi
mesi, ma l'inizio di una rete di rapporti privilegiati che, ne sono
certo, si esprimerà sempre più in termini di collaborazione
culturale e religiosa ".
Nel
terminare il suo intervento egli ha ribadito come il consistente
flusso di turisti che ogni anno arriva a Bari, può rappresentare una
non trascurabile opportunità per Mottola.
Anche
il sindaco Dott. Luigi Pinto ha calorosamente salutato e ringraziato
padre Andrej per essere venuto a Mottola e ha auspicato che i
rapporti tra la sua città e la Chiesa russa di Bari possano,
all'insegna del messaggio ecumenico legato alla figura di San Nicola,
intensificarsi e rafforzarsi.
"Con
la sua visita alla nostra chiesa rupestre di San Nicola - ha
affermato il primo cittadino - le nostre due chiese, quella cattolica
e quella ortodossa , si sono unite avviando un dialogo nel rispetto
delle reciproche tradizioni e convinzioni religiose.
Ciò
dimostra che il dialogo è dunque possibile e mi auguro che il solco
che abbiamo tracciato possa proseguire nell'ambito del culto
universale di San Nicola, figura carismatica dal punto di vista della
spiritualità e dei valori come la pace e che anche Mottola possa
diventare meta degli itinerari culturali e religiosi di valenza
internazionale del pellegrinaggio nicolaiano".
Al
termine della serata all'illustre ospite sono stati consegnati dei
doni offerti da don Sario e dalla masseria Lemarangi.
Addetto
Stampa
dott.
Cosimo Damiano TRAMONTE
Fonte: www.comune.mottola.ta.it