RISERVA IL TUO SPAZIO PUBBLICITARIO SU QUESTO SITO. PER INFORMAZIONI CONTATTA LA REDAZIONE: vivimottola@gmail.com

mercoledì 2 luglio 2014

VISITA DEL PRIORE DELLA CHIESA RUSSA DI BARI.


Come aveva promesso, padre Andrej Boytsov, Priore della Chiesa russa di Bari, è venuto, venerdì 27 giugno, in pellegrinaggio a Mottola.

Qui, accompagnato dal parroco della Chiesa Madre, l’arciprete Don Sario Chiarelli, ha visitato e ammirato la chiesa rupestre di San Nicola in Casalrotto, la cui importanza, sia sotto l'aspetto architettonico che religioso, è stata illustrata dallo studioso di storia medioevale prof. Vito Fumarola, per l’occasione in veste di autorevole guida turistica.
Nel sacro luogo, il Priore, accompagnato da altri tre preti, ha celebrato la propria liturgia fatta di preghiere, canti e inni e nel sottolineare l'importanza del momento egli aveva portato con sé un coro composto di professionisti di altissimo livello.
Nella serata l'illustre ospite ha partecipato a un interessante simposio, seguito da un pubblico molto numeroso, che si è tenuto presso l'Auditorium della Chiesa Madre, grazie alla disponibilità del suo parroco, don Sario Chiarelli. Con l'iniziativa di venerdì scorso è stato aggiunto un nuovo tassello a quel mosaico fatto di scambi culturali e religiosi che la città di Mottola, nel nome di San Nicola, ha avviato, con reciproco interesse, con Bari. Il raggiungimento di questo sorprendente risultato premia il lavoro svolto in sinergia, dall'Amministrazione comunale retta dal sindaco dott. Luigi Pinto, dall’ assessorato al Turismo guidato dall'avv. Arcangelo Montanaro, dalla segreteria organizzativa della parrocchia di Santa Maria Assunta, dall'Ufficio turistico IAT e naturalmente dal prof. Vito Fumarola. Durante l'incontro, particolarmente apprezzata è stata la sua relazione nella quale egli, basandosi su una pregevole ricerca di fonti storiche, ha posto in evidenza l'antico legame che unisce la Russia a Bari, dove sorge la chiesa di San Nicola, importante centro dei pellegrinaggi ortodossi. Questa, che conserva le reliquie del santo venuto dall’Oriente, costruita in uno stile sobrio e severo, con alte facciate, rade finestre e scarse decorazioni, collega Bari alla capillare rete di chiese russe diffuse in Italia e in Europa.
Il capoluogo pugliese, per i pellegrini russi, rappresentava il terzo luogo Santo dopo Roma e Gerusalemme, crocevia dei cammini da e per la Terra Santa, stazione principale dell’itinerario nicolaiano.
Il suo sepolcro è stato nei secoli visitato da deboli e ammalati, da forti e astuti uomini del Nord, la Gens normannorum, in cerca di una qualche legittimazione del potere usurpato a Bisanzio.
E dopo i Normanni, anche da santi e molte teste coronate con i loro magnifici doni d’icone d’oro e d'argento, stoffe preziose, smalti e ceri, fino agli zar di Russia, re, principi e governanti, rilevanti anche le visite dei Papi dal medioevo all'età contemporanea e dei patriarchi dell'una e dell'altra Chiesa che a Bari trovarono in San Nicola il filo rosso della loro fede comune.
Per il prof. Fumarola l'ultimo miracolo è quello che ha unito Mottola e Bari grazie alla grotta –chiesa, famosa nel mondo per merito di Charles Diehl già nel 1894, ossia San Nicola in Casalrotto in cui è raffigurato il santo, ancor prima che le sue ossa fossero traslate da Mira (oggi Demre in Turchia) a Bari.
Nel ricordare la trasferta del 15 marzo scorso a Bari, il prof. Fumarola ha rivolto un saluto di benvenuto a padre Andrej Boytsov, esponente di grande rilievo del Patriarcato di Mosca (la Chiesa russa) che per numero di fedeli (oltre 80 milioni) e per il prestigio che gli deriva dal fatto di avere l'appoggio del più grande e potente Stato di stirpe slavo, rappresenta la comunità ortodossa più importante.
Anche Don Sario Chiarelli, parroco della Chiesa Madre, che tanto si è speso perché si avviasse un rapporto di scambio tra la comunità barese e quella mottolese, ha rammentato il pellegrinaggio dello scorso 15 marzo, quando una delegazione di mottolesi visitò, grazie alla cortesia di padre Lorenzo Lorusso e all'accoglienza dei Padri Domenicani, la Basilica di San Nicola e la Chiesa russa, di cui è priore padre Andrej succeduto nel 2010 a padre Vladimir Kucumov che ha visitato Mottola in diverse occasioni.

"Questa sera - ha affermato don Sario - riscopriamo la fraternità e l'ecumenismo nel nome di San Nicola, un patrimonio comune dell'Oriente e dell'Occidente per il raggiungimento di traguardi morali e cristiani quale che sia il proprio credo religioso.
Per Mottola questo è un momento magico che non è, e non vuole essere, la conclusione delle reciproche visite tenutesi in questi ultimi mesi, ma l'inizio di una rete di rapporti privilegiati che, ne sono certo, si esprimerà sempre più in termini di collaborazione culturale e religiosa ".
Nel terminare il suo intervento egli ha ribadito come il consistente flusso di turisti che ogni anno arriva a Bari, può rappresentare una non trascurabile opportunità per Mottola.
Anche il sindaco Dott. Luigi Pinto ha calorosamente salutato e ringraziato padre Andrej per essere venuto a Mottola e ha auspicato che i rapporti tra la sua città e la Chiesa russa di Bari possano, all'insegna del messaggio ecumenico legato alla figura di San Nicola, intensificarsi e rafforzarsi.
"Con la sua visita alla nostra chiesa rupestre di San Nicola - ha affermato il primo cittadino - le nostre due chiese, quella cattolica e quella ortodossa , si sono unite avviando un dialogo nel rispetto delle reciproche tradizioni e convinzioni religiose.
Ciò dimostra che il dialogo è dunque possibile e mi auguro che il solco che abbiamo tracciato possa proseguire nell'ambito del culto universale di San Nicola, figura carismatica dal punto di vista della spiritualità e dei valori come la pace e che anche Mottola possa diventare meta degli itinerari culturali e religiosi di valenza internazionale del pellegrinaggio nicolaiano".
Al termine della serata all'illustre ospite sono stati consegnati dei doni offerti da don Sario e dalla masseria Lemarangi.
Addetto Stampa
dott. Cosimo Damiano TRAMONTE

Fonte: www.comune.mottola.ta.it