Curati
dalla prof. Margherita Chiarelli, gli incontri delle classi terze,
divise in due gruppi, con i reduci della seconda guerra mondiale, il
sig. Palmo Matarrese di 94 anni e il sig. Nicola D'Auria di 97 anni,
sono iniziati con un video il cui commento musicale era una canzone
di Antonella Ruggiero sulla guerra, del Sanremo 2007.
Subito
dopo le testimonianze raccontate ben due volte e con la stessa
intensità, senza un minimo di stanchezza o di imprecisione, del
D'Auria fatto progionero dagli inglesi e rimasto in India per quasi 6
anni e del Matarrese prigioniero per un anno dei tedeschi in Tunisia.
Molti i ricordi e pure con le date precise di quando furono chiamati,
di quando furono fatti prigionieri, di quando un mortaio portò via
due suoi commilitoni e 6 dita dei suoi piedi (sig. Matarrese) e di
quando grazie a una sorta di diploma d'infermiere rilasciato dal
'mitico' dottor Imperio ebbe un posto meno pericoloso nell'esercito
(sig. D'Auria). E poi i bombardamenti, i militari feriti "spaccati
le cosce" di 20 e 18 anni. "E' brutta la guerra ... brutta!
e chi la vuole la guerra?" dice il sig. D'Auria, "Ma pure
ora stiamo in guerra, una guerra disordinata ..."
E il
sig. Matarrese ricorda gli altri mottolesi, il sig. Filippo Mancini e
il sig. Giovanni Caldaralo (il primo potrebbe raccontarci ancora,
il secondo
non più), compagni di guerra, compagni di spostamenti da un
luogo a un altro, fino alla Grecia attaccata dall'Italia.
Gli
incontri con la nostra Storia vivente e vibrante di emozioni, di
brutture, di speranza, di 'bellezza', sono terminati con
l'intonazione della prima strofa dell'Inno d'Italia e con il minuto
di silenzio per ricordare tutte le vittime della Shoah introdotto dal
"Silenzio" suonato alla tromba da uno studente.
E con un
fragoroso e sentito "Grazie!"
Virginia
Mariani
Fonte: piazzanews.it