VENTINOVE
milioni
di euro per 750 posti letto in più e riconversione di alcuni
ospedali chiusi dal piano di rientro. La Regione è pronta a
rafforzare l'offerta della sua sanità territoriale, ovvero quella
parte del sistema sanitario pugliese più colpita dai tagli degli
ultimi anni.
Lo fa con una mossa che permette di triplicare la
disponibilità di posti in hospice, residenze socio sanitarie e
ambulatori. Sono le misure contenute all'interno di una delibera che
l'assessore regionale alla Sanità, Donato Pentassuglia, ha portato
martedì scorso in giunta.Stralciata, invece, la parte relativa alla
sanità ospedaliera, in attesa di conoscere l'entità dei tagli che
il governo varerà nei confronti delle Regioni.
La
delibera è costituita da 11 articoli e due allegati. Nella prima
parte vengono rimodulati i posti letto per Irccs, strutture
ecclesiastiche, case di cura private e accreditate. Spazio anche per
12 Reti cliniche, tra cui Rete emergenze cardiologiche, ictus, punti
nascita e oncologica. Viene istituito anche lo Sten, sistema di
trasporto di emergenza neonatale e si definisce la programmazione per
la costruzione di 4 nuovi ospedali (Andria, Sud-Est Barese, Sud
Salento e Nord-Barese). Previsti rinforzi nel nuovo ospedale di
Altamura (39 posti letto in più) Manduria, Putignano e Martina
Franca.
Ma il pezzo grosso della delibera riguarda il potenziamento dei presidi territoriali che potranno rafforzarsi con 315 posti letto destinati alle Rsa (residen- ze sanitarie assistenziali) e 356 posti letto nell'ambito degli ospedali di comunità. Questi ultimi sono una delle novità del piano di riordino. Si tratta di piccoli ospedali con capienza non superiore ai 20 posti letto. Dal Gargano al Salento, sono decine gli interventi di potenziamento tutti finalizzati ad aumentare i posti letto per hospice, ambulatori, consultori, rsa, day service medici e chirurgici. In sostanza, l'obiettivo è quello di decongestionare gli ospedali veri e propri, alle prese negli ultimi anni con un aumento dell'affluenza di pazienti.
Nell'Asl
di Foggia il presidio territoriale di Torremaggiore passerà da 28 a
54 posti letto, San Marco in Lamis da 28 a 60. Monte Sant'Angelo
raddoppia e va da 60 a 112. Aumenti di posti anche per Vico del
Gargano, Sannicandro Garganico e Troia-Accadia. Rimodulazione
consistente nell'Asl Bat: il presidio di Minervino Murge passa da 8 a
44 posti (potenziamento con 10 posti hospice, 20 unità residenziale,
10 di degenza adulti), Spinazzola da 8 a 38 (10 degenza adulti e 20
unità residenziale), Rutigliano potrà contare su 30 posti letto. Il
potenziamento investe anche i presidi baresi. Il vecchio ospedale di
Altamura avrà 16 posti, 10 per Gravina, 32 per Bitonto. Rinforzi
consistenti per Ruvo di Puglia che passa da 12 a 48 posti letto (16
per l'ospedale di comunità adulti e bambini e 20 per rsa anziani).
La rimodulazione riguarderà anche i presidi di Gioia del Colle,
Noci, Grumo Appula (da 24 a 40) e Conversano.
A
Brindisi, il presidio di Mesagne avrà 44 posti letto. Balzo in
avanti di Ceglie Messapica che passa da 12 a 64 posti (grazie ai 30
del centro risvegli). Nell'Asl di Taranto, il presidio di Massafra
manterrà gli 11 posti rene, Mottola avrà 40 posti di rsa anziani. A
Lecce, Campi Salentina passerà da 20 a 35 posti. Rinforzi importanti
sul presidio di Poggiardo che aumenterà la dotazione da 6 a 50
posti, più day service medico e chirurgico, decine di nuovi
ambulatori, oltre a Tac e risonanza magnetica. Rinforzi anche per
Maglie e Gagliano del Capo.
Fonte:
bari.repubblica.it