MOTTOLA
(TA) – Da domani, si entra nel vivo della Settimana Santa. Così
come avviene ogni anno, il giovedì santo i confratelli e le
consorelle del Carmine, infatti, parteciperanno alla celebrazione
della santa messa, prevista per le ore 17, nella chiesa del Carmine,
ove, in abito da rito, prenderanno parte alla lavanda dei piedi,
all’offerta dei Pani, alla rinnovazione della “Cena Eucaristica”
ed, infine, alla Reposizione, detto "Sepolcro": è
allestito con fiori, spighe di grano e simboli, che alludono al
sacrificio del Cristo per l'umanità.
Subito
dopo la solenne celebrazione, le “paranze” (così vengono
chiamati in gergo popolare i confratelli scalzi), accompagnate da un
troccolante, iniziano il pellegrinare per le chiese del paese.
Indossano
una candida tunica bianca, in vita portano un cingolo di cotone
bianco intrecciato con all’estremità due pomi dello stesso colore,
pendenti nella parte destra. Ed, ancora, un cappuccio bianco con due
fori all’altezza degli occhi, un mantello di color paglino, con
cappuccio e bottoncini marroni, lo scapolare di color marrone, le cui
bande cadono l’una sul petto con la scritta “Decor”, l’altra
sulle spalle con la scritta “Carmeli”.
Proprio
durante il loro peregrinare verso i Repositori del giovedì santo, ma
anche durante la processione dei Misteri della mattina del sabato
santo, in testa mettono una corona di spine di melograno come Gesù
nel corso del suo supplizio. Le mani sono coperte da un paio di
guanti bianchi. In quella destra stringono “u prdon”, bastone del
pellegrino di ogni tempo, di color bianco con le estremità e
l’impugnatura color nero. In segno di penitenza vanno scalzi.
Nel
loro lento camminare per le vie cittadine, prende forma il viaggio
del pellegrino, che ripercorre idealmente la strada del calvario,
alla ricerca continua del perdono divino.
Sono
sempre in due, a piedi scalzi e si alternano in una sorta di guardia
ai Repositori. Il mesto peregrinare delle paranze dura fino al
venerdì santo, quando, tolti i Repositori e finita la celebrazione
dell’adorazione della Croce, si procede a preparare i Misteri per
la processione delle ore 6 del Sabato Santo.