Fino
al 5 aprile, le sale del Palazzo della Cultura ospiteranno i quadri
dell'artista massafrese Vito Spada.
Egli ritorna a esporre le sue
tele a Mottola, questa volta però in una personale, dal titolo
emblematico "Tutto nasce dalla materia”, una mostra senz’altro
da visitare perché offre un'ampia panoramica della sua triennale
produzione pittorica, di un'arte che è la sintesi di un simbolismo
che richiama sgargianti e luminosi colori e forme geometriche come il
cerchio, il quadrato, il triangolo e il rettangolo. Il taglio del
nastro della serata inaugurale si è tenuto sabato 28 marzo alla
presenza dello stesso Spada che commosso ha ascoltato gli interventi
che si sono succeduti, tutti carichi di quelle emozioni che la vista
dei suoi quadri suscitano. Il sindaco dott. Luigi Pinto,
particolarmente felice di poter ospitare una mostra nelle sale del
ritrovato e restaurato palazzo Perasso, si è complimentato con
l'artista per essere riuscito a tradurre e suggestioni del suo animo
nell'esaltazione della materia, in forme espressive volumetriche, in
sentieri coloristi, frutto di una mano artistica esperta e
collaudata. Giovanni Rogante, l'organizzatore della “Mostra
nazionale di pittura, città di Mottola" ha ricordato come
l'artista massafrese abbia esposto i suoi primi quadri all'interno
della rassegna mottolese, quindi, ha riconosciuto il suo graduale
progresso e la sua affermazione in un mondo, quello dell’arte,
difficile, arduo e pieno di sacrifici. L'originalità dell’opera di
Spada è stata sottolineata dall'assessore alla cultura dott.ssa
Annamaria Notaristefano la quale ha affermato " la visione di
arte contemporanea è espressa nei sui lavori attraverso
un'esplosione energica di colori, materiali e movimenti. Oggetti
della quotidianità come molle, dischi di metallo e bulloni si
trasformano, realizzando quello che Spada chiama l'arte materica, una
forma pittorica che lascia comprendere come anche elementi di scarto
possono dar vita a forme d'arte. Materiali quali il rame e il bronzo
si trasformano in elementi luminosi che conferiscono una luce
particolare ai suoi quadri. Non mancano ingranaggi ruotanti che danno
movimento all'opera esprimendo in pieno l’idea di una materialità
attiva. Egli si è anche cimentato nella New Art digitale dando sfogo
alla sua vena creativa attraverso pixel e monitor, senza però cadere
nella banalità e nella sterilità espressiva”. Per l'assessore
Notaristefano la mostra non mira solo a promuovere il lavoro di Spada
ma anche a proporre un'arte contemporanea che fonde la bellezza dei
colori con l'originalità e la versatilità di particolari meccanici
e disegni geometrici, nella consapevolezza che questa proposta
stupirà anche chi solitamente predilige altre correnti artistiche.
L'editore Antonio Dellisanti, coordinatore della serata, nel
tracciarne il profilo artistico si è particolarmente soffermato sul
suo linguaggio astratto/informale, sul connubio materia/geometria,
sulle sue geometrie/ simbolo, sulle suggestioni emozionali delle sue
opere. Egli, inoltre, ha portato i saluti dell'assessore alla cultura
di Massafra, avv. Antonio Cerbino che per motivi istituzionali non
era potuto intervenire alla mostra mottolese. Subito dopo ha preso la
parola lo stesso Vito Spada. Egli ha rivelato di non aver seguito
alcuna scuola di pittura, ma di essere un autodidatta che ha
coltivato con amore, sin da piccolo, una passione e soprattutto un
istinto che l’ha portato a realizzare, con tecniche diverse e in
continua evoluzione, opere polimateriche, (utilizzando la spatola e
non il pennello) con l'introduzione di bottiglie di vetro, di
preziose foglie d'oro e di argento, su supporti di vario tipo, come
la tela, l'alluminio, il legno. Alcune sue opere sono, inoltre,
dotate di meccanismi che consentono il movimento di rotazione o
d’inclinazione, come quella che commemora il 50º anniversario
della Dreher di Massafra. Egli ha quindi donato un suo lavoro al
sindaco Pinto, all'assessore alla cultura e al giornalista
Dellisanti, ma il momento più emozionante è stato quando Vito Spada
ha regalato al priore della confraternita del Carmine, Vito Greco e
al sindaco Pinto una troccola (un arnese di legno con battenti di
ferro che precede la processione dei Misteri che si svolge nel corso
della Settimana Santa), realizzata dall'artigiano mottolese Massimo
Moss e impreziosita da piccoli quadri dello stesso autore.
All’inaugurazione ha partecipato anche il consigliere comunale,
arch. Cosimo De Pace.
Addetto
Stampa
dott.
Cosimo Damiano TRAMONTE
Fonte:
www.comune.mottola.ta.it