Castellaneta
- Organizzato dalla Cia Confederazione Italiana Agricoltori, dal
Patronato INAC e dall’Associazione Nazionale Pensionati si è
tenuto presso l’auditorium 7 febbraio 1985
diCastellaneta l’incontro pubblico “La sanità in Puglia e
l'ospedale di Castellaneta”, cui sono intervenuti Michele
D’Ambrosio (presidente Anp Cia provincia di Taranto),
Leonardo
Rubino(consigliere comunale di Castellaneta), Franco
Tinelli (presidente regionale Anp Cia Puglia),Stefano
Rossi (direttore generale della Asl Taranto) e Donato
Pentassuglia (assessore regionale alla Sanità); in sala
presenti Mario Balzanelli (responsabile del 118 per la
provincia di Taranto), i direttori sanitari della Asl Maria
Leone e Michele Lonoce.
Nel
corso degli interventi è emerso quella che è l’analisi completa
dell’odierna situazione sanitaria in Puglia, causata da una cattiva
gestione dei mezzi economici e da un drammatico ulteriore calo degli
investimenti regionali.
La
salute è un bene, e in quanto tale, dovrebbe essere gestito nel
migliore dei modi possibili. La sfera pubblica della sanità
richiede, difatti, una considerazione economica e sociale di tale
bene, ponendo l’accento su punti quali l’istituzione di centri
polifunzionali dalla migliorata organizzazione sanitaria e
territoriale, la prevenzione, la sensibilizzazione e l’educazione a
stili di vita sani dei cittadini futuri pazienti. Concepita non più
come costo, ma come investimento, la salute andrebbe riconsiderata e
rivalutata, alla luce di quanto proposto nell’intesa finanziaria e
programmatica, il Patto per la Salute stretto lo scorso luglio tra
Governo e Regioni per gli anni 2014/16, finalizzato ad un
miglioramento del SSN attraverso interventi politici regionali.
Le
differenze e le ingiustizie che si consumano sempre più nelle fasce
deboli della popolazione, in particolare quella degli anziani
sarebbero grandemente arginate attraverso un differente approccio
alla gestione della spesa sanitaria. Un consumo dei prodotti locali,
stili di vita migliori, una corretta didattica alimentare sono parte
del progetto di ottimizzazione delle risorse in ambito sanitario, con
l’obiettivo dell’abbattimento di costi per una filosofia di
risparmi e prevenzioni.
Le
proposte per il miglioramento degli standard ospedalieri
riguarderebbero principalmente la revisione delle gare di appalti e
di forniture, la riqualificazione del personale sanitario e
l’informatizzazione di un sistema ormai inceppato in inutili
spigoli amministrativi. La riduzione dei tempi d’attesa e dei
servizi diagnostici diventerebbe il primo degli obiettivi da
perseguire, puntando ad uno sviluppo intelligente delle strutture e
ad un’efficienza diversa della sanità pubblica.
In
conclusione l’assessore regionale Donato Pentassuglia ha ben
rappresentato la propria visione di una migliore pianificazione
ospedaliera, basata sull’ottimizzazione delle risorse sanitarie e
delle strutture, in vista d’una maggiore funzionalità e di un più
alto livello di centri poliambulatoriali che siano interterritoriali.
I principi di efficienza, professionalità ed eccellenza dovrebbero -
secondo l’assessore - far da riferimento per la sostituzione dei
vecchi ospedali ormai poco funzionanti con strutture meglio
organizzate, improntate su un’economia sostenibile di
centralizzazione degli acquisti di materiale sanitario e di riduzione
degli sprechi. Attraverso l’eliminazione del guasto e la
rivalutazione del nuovo si giungerebbe alla buona politica, in grado
di guardare al futuro senza mettere da parte l’onestà del lavoro
sanitario e la dignità del paziente.
Fonte: CIA Taranto.