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martedì 19 maggio 2015

LATERZA - IL FENOMENO MIGRATORIO DEI PUGLIESI, RICOSTRUITO E DOCUMENTATO DA UN PROGETTO DEL GAL 'LUOGHI DEL MITO'. L'ALTRA SERA, NEL PALAZZO MARCHESALE, LA PRESENTAZIONE DEI RISULTATI RAGGIUNTI.


LATERZA (TA). "Tracce di memoria": è stato questo il tema del seminario, organizzato dal Gal "Luoghi del Mito", nel Palazzo Marchesale, per illustrare i risultati del progetto transnazionale, denominato "Pugliesi nel mondo".

E' stato elaborato dai diciannove Gal pugliesi, con capofila il Gal Meridaunia, in collaborazione con l'Ufficio Pugliesi nel mondo - Assessorato regionale al Welfare ed il consiglio Generale dei Pugliesi nel mondo. Scopo dell'iniziativa, recuperare e salvaguardare la dimensione storica, ma a anche quella culturale e sociale del fenomeno migratorio, che ha segnato lo sviluppo e la crescita dei territori rurali della Puglia.


Nella sala "Cavallerizza", l'altra sera, a Laterza, a parlare dell'esperienza dei nostri emigrati all'estero, sono intervenuti Aurora Cerioni e Feliciana Punzi per il Gal "Luoghi del mito". A fare gli onori di casa, il sindaco Gianfranco Lopane, che ha evidenziato come ‹‹lo studio del fenomeno migratorio dei pugliesi sia funzionale non solo ad acquisire la consapevolezza dell'importanza delle nostre radici, quale patrimonio da preservare, ma anche ad individuare soluzioni per quella che è, oggi, l'emigrazione in Italia››.


In sala, anche Deborah Giorgi, titolare dell'agenzia Sirio Marketing e Comunicazione di Taranto, che, sotto la regia di Simona Giorgi, ha realizzato un docufilm dettagliato sull'emigrazione dei cittadini del territorio del Gal "Luoghi del Mito", intitolato "Tracce di memoria". Un documento che, attraverso testimonianze ed interviste, ben riesce a sensibilizzare l'opinione pubblica sui flussi migratori dei pugliesi, mettendo in moto dinamiche finalizzate a fortificare contatti e legami con i pugliesi all'estero. Insomma, una sorta di ponte storico, oltre che culturale, tra la Puglia ed i suoi connazionali emigrati.


Tra gli altri risultati del Gal, nell'ambito dello stesso progetto, anche un lavoro di ricerca storica, realizzato dalla giornalista Maria Florenzio, che ha anche moderato la serata: al setaccio, foto, lettere private, richieste di rimpatrio, documenti delle Compagnie di Navigazione, atti di chiamata inoltrati da chi era già all'estero a favore della famiglia d'origine, domande di passaporto per espatriare, corrispondenze cartacee tra Consolati e Regno d'Italia, tra Questure e Comuni.
Il materiale recuperato è servito non solo a ricostruire le varie fasi dell'emigrazione pugliese, individuandone le cause e le mete di destinazione, ma anche a far emergere numerose questioni sociali: la difficoltà di adattamento dei nostri connazionali dovuta alla non conoscenza della lingua del paese di destinazione; lo sfruttamento dei minorenni, soprattutto nelle vetrerie francesi e quello delle donne, in Inghilterra, dove dilagava la corruzione; la speculazione attuata da falsi banchieri, in Australia.
Senza dimenticare, poi, alcune tragedie, come quella avvenuta nelle miniere di Marcinelle, in Belgio, nell'agosto del 1956, in cui perse la vita anche il laertino Vito Domenico Larizza.

A fornire il materiale utile alla ricerca, hanno contribuito: Giovanni Sannelli e Giacinto Casciano (Cooperativa Lavoro e Progresso - Laterza); Maria Carmela Bonelli (storico locale di Ginosa); Michele Galante (generale dell'Aeronautica Militare, appassionato di Storia locale - Ginosa); per Castellaneta, Antonio Ludovico (responsabile Centro Studi Fondazione Rodolfo Valentino), Michele Esposito (responsabile Archivio Comunale) e Maria Rosaria De Vincenzo (insegnante del "Flacco"); Maria Carmela Barbitta (responsabile Archivio Comunale di Palagianello); per Mottola, Diana De Carlo, Domenico Rotolo (Ufficiale di Marina, già Capo Sezione Archivio Storico Marina Militare, Tutor Grande Guerra), Pasquale Modugno (esperto in Politiche Migratorie del Comune), Aurora Cerioni e Cosimo De Pace.