«Bene
ha fatto il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano a
disporre la verifica delle cartelle esattoriali emesse dai consorzi
di bonifica: si accorgerà che i conti non tornano e che andrebbero
sospese, per fare chiarezza sulla governance commissariale, risultata
un assoluto fallimento sul fronte della gestione finanziaria e del
personale. Sono state emesse cartelle di cui non si comprendono ratio
e sistemi di calcolo, mentre da anni aspettiamo che siano
ufficialmente presentati i piani industriali. La totale assenza per
il 2015 di nuove assegnazioni ai consorzi di bonifica di contributi
per le manutenzioni straordinarie, inoltre, renderà ancora più
discutibile il calcolo dei ruoli di contribuenza»
.
È
il presidente della Coldiretti Taranto, Alfonso Cavallo, a precisare
la posizione dell'organizzazione rispetto alle questioni che orbitano
intorno alla gestione dei consorzi di bonifica. Cavallo, infatti, ha
anche sottolineando che sono stati disattesi gli impegni assunti dal
tavolo tecnico, fortemente voluto da Coldiretti e istituito dalla
Regione Puglia a luglio 2014, per affrontare le problematiche emerse
a seguito dell’emissione dei ruoli del “tributo 630” da parte
dei consorzi di bonifica commissariati. Il tavolo aveva dato concreto
inizio ad un ragionato confronto finalizzato a cercare di rendere
l’imposizione della contribuenza, in applicazione dei nuovi piani
di classifica, più equa e sostenibile da parte della utenza agricola
ed extra agricola, ma soprattutto utile a far ripartire le
manutenzioni ordinarie in un territorio di fatto abbandonato da oltre
un decennio dall’attività di bonifica.
«Il
lungo commissariamento e l’improvvida decisione di sospendere la
riscossione dei ruoli da oltre 15 anni – ha aggiunto il presidente
della Coldiretti Taranto – hanno aggravato la situazione dei
consorzi di bonifica ubicati sotto la linea dell’Ofanto. Non
possiamo accettare, né tanto meno condividere, ipotesi di
risanamento delle strutture consortili che facciano gravare la
debitoria pregressa sull’incolpevole platea dei contribuenti,
sicuramente disponibili a pagare in termini sostenibili i servizi di
cui realmente beneficiano, ma altrettanto certamente indisponibili a
farsi carico di diseconomie o di errori compiuti da altri, senza
alcun avvallo».
Per
il direttore della Coldiretti Taranto Aldo De Sario, inoltre, «non
si può certo negare che l’opinione pubblica e lo stesso mondo
agricolo abbiano sedimentato sfiducia e risentimento verso strutture,
con importanti compiti di natura pubblica e servizio all’agricoltura,
rimaste imprigionate in una condizione di scarsa efficienza e di
inoperosa funzione statutaria. Di contro, i drammatici effetti
dell’incuria e dei profondi cambiamenti climatici che si sono
manifestati sul territorio regionale, caratterizzati dal succedersi
di eventi estremi non sempre prevedibili, come quelli che hanno
colpito la provincia di Taranto, hanno reso non più rinviabile il
rilancio dell’attività di bonifica integrale».
Per
sopperire, seppure parzialmente, alla mancanza di entrate conseguente
alla soppressione dei ruoli di contribuenza, la Regione Puglia, fin
dal 2003 (legge regionale n. 19/2003 ), ha erogato annualmente ai
consorzi, con debito di restituzione, consistenti anticipazioni
finanziarie finalizzate principalmente al pagamento degli emolumenti
al personale e delle forniture Enel per assicurare la operatività
degli impianti irrigui, ma lasciando scoperte molte altre spese tra
le quali quelle attinenti la gestione dei servizi consortili
concernenti proprio la manutenzione delle opere di bonifica, degli
invasi, degli impianti irrigui e delle reti idriche, generando
scontento tra gli utenti, contenziosi per danni e delegittimazione di
fronte all’opinione pubblica.
In
conclusione Coldiretti Taranto precisa che le scelte maturate ai
tavoli restano condizionate dall’avvio delle manutenzioni
straordinarie e ordinarie per le quali occorre che la Regione Puglia
faccia la sua parte, promuovendo una nuova progettualità pluriennale
affidata ai Consorzi andando ben oltre i 6,3 milioni di euro
stanziati con l’approvazione della legge di assestamento del
bilancio regionale di previsione per l’esercizio 2014 da parte del
Consiglio Regionale.
Fonte: COLDIRETTI TARANTO