“Bene
gli interventi messi in campo dal Ministero dell’Agricoltura e la
firma del decreto sullo stato di calamità che danno speranza a
quanti sono stati colpiti dalla Xylella fastidiosa nel territorio
salentino”, così Agrinsieme Puglia commenta lo stanziamento di 11
milioni di euro annunciato ieri a Lecce dal Ministro Martina per
finanziare nuove azioni per gli agricoltori e i vivaisti danneggiati
dalla Xylella.
Nel
pomeriggio di ieri una delegazione di Agrinsieme - il
coordinamento delle organizzazioni agricole C.I.A. (Confederazione
italiana agricoltori), Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative
settore agroalimentare (Legacoop, Confcooperative, Agci) e Copagri -
composta dal vicepresidente nazionale della Cia Alessandro
Mastrocinque, dal presidente della Cia di Brindisi,
Giannicola D’Amico, dal vicepresidente di Confagricoltura
Puglia Pantaleo Greco, dal direttore di Confagricoltura
Bari Saverio De Bellis, dal presidente di Fedagri
Puglia Vincenzo Patruno, e dal delegato Legacoop Enzo
Manni, e guidata dal presidente dell’Alleanza delle Cooperative
Agroalimentari Giorgio Mercuri, ha partecipato all’incontro
con il Commissario Europeo alla salute e sicurezza alimentare
Andriukaitis in occasione della sua visita in Puglia per constatare
di persona l’impatto che il batterio sta avendo sugli uliveti
salentini.
“Il
Commissario si è detto molto preoccupato per la diffusione del
batterio - spiega Mercuri, che è intervenuto all’incontro a
nome di Agrinsieme - e si è impegnato a sostenere il comparto
olivicolo così pesantemente danneggiato. Oltre alle misure di
contenimento della diffusione del batterio, riteniamo che ci sia
tuttavia bisogno di un impegno da parte dell’Ue che vada oltre
all’emergenza e che consenta alle aziende di programmare il
futuro”.
Durante
l’incontro è stata inoltre sottolineata ancora una volta da
Agrinsieme la centralità della ricerca per una più efficace lotta e
prevenzione alla Xylella, ricordando che le oltre 33 mila ispezioni
effettuate su tutto il territorio nazionale hanno confermato che il
batterio non è presente in Italia, ad eccezione della provincia di
Lecce e di alcune zone della provincia di Brindisi.
Per
tale motivo resta fondamentale il ruolo dell’UE nella divulgazione
di informazioni corrette e che la relazione del Ministero delle
politiche agricole inviata alla Commissione europea venga diffusa e
resa nota anche agli altri Stati in modo da rendere chiaro agli
operatori esteri l’integrità delle nostre produzioni ed evitare il
prolungarsi dei blocchi al materiale vegetale italiano. Come risulta
importante varare un piano di rilancio dell’agricoltura nelle zone
colpite da Xylella, alle cui aziende va garantito oltre che il
ristoro dei danni diretti e indiretti, anche il futuro in
termini di produzione e lavoro.