Le
organizzazioni Cia Confederazione Italiana Agricoltori, Coldiretti,
Confagricoltura e Copagri di Taranto chiedono ad Emiliano di
sospendere gli avvisi di pagamento inviati agli agricoltori.
Il
tributo 630 dei consorzi di bonifica si aggiunge alla già ingiusta
IMU che è pesata nelle settimane scorse sulle spalle degli
agricoltori.
Le
organizzazioni agricole della provincia di Taranto, in maniera
congiunta, denunciano come nella emissione di tali avvisi i consorzi
di bonifica non hanno mantenuto gli impegni assunti nei mesi scorsi
con le organizzazioni professionali agricole.
Alla
luce del mancato rispetto degli accordi sanciti tra tutte le
organizzazioni, la Regione Puglia, i consorzi di bonifica, l’Anbi e
le società redattrici dei piani di classifica, le organizzazioni
agricole della provincia di Taranto, chiedono al neo presidente della
Regione Puglia Michele Emiliano, che non è stato messo nelle
condizioni di poter prendere atto della situazione dei consorzi di
bonifica e di assumere le necessarie decisioni consequenziali, di
bloccare la emissione degli avvisi di pagamento e di riconvocare i
tavoli tecnici per rivedere interamente la questione.
Sono
diversi i punti che non rispondono agli accordi sanciti dai tavoli
tecnici avuti a luglio 2014 e a febbraio 2015.
Primo
fra tutti il mancato rispetto del risparmio sulla contribuenza
nell’ambito della revisione economica e dell’abbattimento degli
importi. Tra l’altro sono stati emessi avvisi di pagamento
anche a carico delle aziende colpite da xilella per le quali era
stato chiesto l'esonero.
Prima
di emettere gli avvisi, inoltre, vi era l’impegno di sottoporre al
tavolo tecnico i piani industriali dei consorzi di bonifica per la
dovuta analisi; cosa che non è avvenuta. Per non parlare, poi, del
mancato avvio dei lavori di manutenzione straordinaria che dovevano
avvenire prima della emissione degli avvisi che, tra l’altro, sono
relativi all’anno 2014, annualità nel corso della quale i Consorzi
non hanno erogato alcun servizio di bonifica.
La
storia, dunque, si ripete: le somme richieste non corrispondono a
servizi erogati, ma assumono l’aspetto di un vero e proprio
balzello, l’ennesimo, che darà il colpo di grazia alle aziende
agricole pugliesi alle prese con una crisi economica senza
precedenti, già sottoposte ad un carico fiscale e previdenziale il
più alto d’Europa e alle prese con la emergenza Xylella
fastidiosa.
Non
si comprende, infine, il motivo per il quale viene chiesto il tributo
anche per la bonifica dei fabbricati, i quali non traggono alcun
beneficio e che, al tavolo tecnico, c'era l'accordo che sarebbero
stati stralciati dalla contribuenza; dunque, non si capisce ora
perché sono stati inseriti.
Dall’ultima
riunione del tavolo tecnico dello scorso 24 febbaio ad oggi le
organizzazioni agricole non hanno ricevuto ulteriori comunicazioni e
non è stata informata sui criteri della emissione dei ruoli e sul
calcolo degli importi. Il che non ha permesso alle organizzazioni
agricole di poter adempiere agli impegni assunti in sede di tavolo
tecnico.
Le
organizzazioni agricole della provincia di Taranto, a tutela del
mondo agricolo, daranno battaglia, in quanto non intendono più
essere presi in giro dalle istituzioni.
Fonte: Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri di Taranto.
Fonte: Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri di Taranto.