Castellaneta
- La Fondazione Rodolfo Valentino, in collaborazione con il Comune di
Castellaneta e il Club Runner ‘87, continua con le celebrazioni di
Sophia Loren, un’icona indiscussa del cinema italiano e
internazionale.
“Sophia
Loren un mito nel mito” è il titolo della manifestazione che dal
13 ottobre al 15 novembre sta animando le sale del Museo Rodolfo
Valentino, nel centro storico di Castellaneta. Due miti, uno affianco
all’altro, e il racconto della magia della settima arte attraverso
foto e film che ha cristallizzato nella storia del cinema la bellezza
e la bravura della ‘ciociara’ per antonomasia.
Inaugurata
il 13 ottobre, la mostra fotografica “Sophia Loren - …se mi dice
bene…” che ospita gli scatti di Carlo e Maurizio Riccardi. Si
tratta di quaranta ritratti, tra i più rari ed enigmatici
dell'attrice, che ripercorrono la carriera delle due volte premio
Oscar.
Venerdì
23 ottobre, alle ore 21:00 presso il Museo Rodolfo Valentino
di Castellaneta, nell’ambito della rassegna “Sophia mito del
cinema” sarà proiettato il film “La Ciociara”, con ingresso
libero.
Il
film è un racconto in soggettiva di donne che la guerra l’hanno
solo subita come un terremoto, una catastrofe, uno stupido gioco. E
Vittorio De Sica volle ambientarlo quanto più possibile nei luoghi
dove Alberto Moravia trasse ispirazione: Fondi, naturalmente, ma
anche Itri e Vallecorsa.
E
molti fondani furono coinvolti nella realizzazione partecipando come
comparse in molte scene. La regia non manca del pudore necessario nel
raccontare le vicende più delicate (come quella dello stupro, girata
all’interno della chiesa sconsacrata di S. Francesco a Fondi) o
dell’abilità nel restituire il clima del tempo.
Il
pubblico gli diede ragione: solo in Italia, in meno di cinque anni la
pellicola incassò 1 miliardo e 550 milioni, un vero primato per
l’epoca. In fin dei conti il film appartiene, più che a Moravia o
a De Sica, a Sophia Loren, che sembra dimenticarsi di essere diva e
sporca la sua immagine abbracciando un ruolo perfettamente
connaturato ai suoi mezzi e al suo temperamento, regalandosi una
delle migliori interpretazioni della sua carriera.
Il
ruolo di Cesira le frutterà innumerevoli e prestigiosi
riconoscimenti in tutto il mondo, tra cui l’Oscar come miglior
attrice protagonista, il Nastro d’Argento, il premio per la miglior
interpretazione al XIV Festival di Cannes, il David di Donatello, il
premio dei critici cinematografici a New York.
“Two
women”, due donne, è il titolo con cui il film fu distribuito
negli Stati Uniti, dopo il riconoscimento tributato dall’Academy
alla Loren, titolo reso necessario dall’impossibilità di connotare
all’estero la cultura socio-geografica della zona in cui il film ed
il libro sono ambientati.
Info: info@fondazionevalentino.it e
327 0576528.