MOTTOLA.
Complice anche una bella giornata di sole, domenica mattina, la
Pineta Spallone si è riempita di vita. In occasione, infatti,
dell'annuale appuntamento con l'iniziativa "Nasce un Albero",
sono stati piantati nuovi alberi, per oltre 120 bambini, nati da
novembre 2014 sino ad oggi, in piena attuazione della Legge n. 10 del
14 gennaio 2013, che prevede che i Comuni, con più di 15mila
abitanti, provvedano a piantumare un nuovo albero per ogni nuovo nato
o per ogni adozione››.
Così,
pini, lecci, cipressi, querce e carrubi, donati dall'Arif, hanno
trovato dimora in pineta, su iniziativa del “Centro di Educazione
Ambientale” (C.E.A.), in collaborazione con l'Amministrazione
Comunale - Assessorato all'Ambiente, l'associazione "Wwf Trulli
e Gravine" ed il gruppo Scout Agesci Mottola.
<<L'ambiente
- ha detto l'assessore al ramo Arcangelo Montanaro - non è una
nostra proprietà. Pertanto - , così come, poi, ribadito anche da
Dario Monaco, pastore della Chiesa Evangelica Battista - siamo
chiamati a preservarlo e ad esserne custodi>>. Lo stesso
Montanaro, così come fatto dal sindaco Luigi Pinto, ha fatto anche
cenno ai lavori in corso nella pineta, finalizzati a creare un
percorso ciclopedonale, che aprirà l'accesso alla stessa pineta da
via Taverna del Piffero, dalla Serpentina e da via Gramsci,
attraverso una scalinata.
<<Solo
per una trentina di giorni - ha detto Montanaro - non abbiamo potuto
condividere questa giornata in una pineta diversa: un polmone verde
nel cuore del paese, che, finalmente, potrà essere fruita dalla
comunità, con un percorso di accesso agevole ed aree di sosta
picnic. Quest'Amministrazione - ha, poi - ribadito non solo ha avuto
la capacità di intercettare il finanziamento del Gal "Luoghi
del Mito", 130mila euro, che serviranno per l'intervento, ma
anche di individuarne la giusta destinazione e l'utilizzo più
appropriato>>.
Da
parte del primo cittadino l'invito a tutti i genitori presenti a
prendersi cura della pineta, <<partendo da quel piccolo albero,
che ognuno di voi ha piantumato, con la targhetta, riportante il nome
di vostro figlio. Anche quest'albero - ha detto - deve diventare una
vostra creatura, da innaffiare e tenere in vita con impegno costante.
Con il contributo di tutti potremo dare nuova vita a questa pineta>>.
A
don Sario Chiarelli, arciprete della Chiesa Madre, il compito di
leggere la preghiera finale della lettera enciclica Laudato
si'di
Papa Francesco. Ha, così, voluto porre l'accento <<sul valore
e sulla bellezza dell'intero creato, con il quale dobbiamo
rapportarci, con costante ed incondizionato rispetto>>.