Nel
consiglio comunale tenutosi in data 19/10/2015 era in programma
l’adozione del piano di lottizzazione del comparto edilizio C 2-4.
In quell’occasione venne a mancare il numero legale in quanto
alcuni consiglieri di maggioranza (Legrottaglie, Torsello, Iacobino e
Fasanelli) e tutti quelli di opposizione abbandonarono la seduta dopo
aver sollevato dubbi su eventuali conflitti di interesse riguardanti
alcuni componenti dell’assise comunale stessa.
Nella circostanza si
addebitò ufficialmente la mancata approvazione del piano all’assenza
di una relazione da parte dell’assessore al ramo, Franco Gentile.
Nella
seduta del 27 novembre scorso finalmente il provvedimento è passato
all’unanimità non prima che i consiglieri Lattarulo e Ciquera
intervenissero per sottolineare che “era in atto un vero braccio di
ferro tra una parte dei consiglieri di maggioranza, compreso
l’assessore, ed un’altra parte della stessa”e che “la
maggioranza ha trovato un compromesso per sistemare beghe interne,
quindi la palla della lottizzazione è stata scambiata con
qualcos’altro”.
A
cosa si riferiscono i consiglieri di opposizione quando affermano che
all’interno della maggioranza c’è stato un braccio di ferro
conclusosi con un compromesso? Se queste dichiarazioni dovessero
essere veritiere, è possibile che un atto importante come
l’approvazione di un piano di lottizzazione debba essere usata come
merce di scambio per giochi politici e diatribe interne alla
maggioranza? E se entro il marzo dell’anno prossimo la procedura
non dovesse andare in porto con il via libera della Regione, chi si
accollerà le responsabilità politiche di tale fallimento? E chi
pagherà i costi di eventuali richieste risarcitorie da parte dei
proprietari delle aree edificatorie in questione?
Come
al solito emerge in maniera lampante l’inefficienza di
un’amministrazione più interessata a infantili lotte intestine che
alla soluzione dei problemi della collettività.
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