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A
piedi o in bicicletta, non importa: quel che conta è scoprire il
territorio.
Il
“turismo natura” è un settore in costante crescita in Italia.
Uno studio di PugliaPromozione dello scorso aprile, ne attesta
l’aumento in termini di presenze (+7%) e fatturato (+21%) tra il
2007 e il 2014.
Il Gal “Luoghi del Mito”, orientato verso la
promozione delle peculiarità territoriali dei comuni di competenza
(Castellaneta, Ginosa, Laterza, Massafra, Mottola, Palagiano e
Palagianello), dopo averne migliorato l’offerta ricettiva e la
riconoscibilità delle produzioni tipiche, si è spinto oltre
guardando proprio a questo settore.
Attraverso
la misura comunitaria 313.3, infatti, l’ente ha progettato e
realizzato una serie di sentieri, un intervento che nelle premesse, e
concretamente, si integrerà con le peculiarità paesaggistiche dei
comuni coinvolti. Insomma, dopo averne favorito l’arrivo e dopo
averli rifocillati, il Gal ha pensato anche alle occasioni di svago
per i turisti della terra delle Gravine.
L’idea
progettuale è semplice e allo stesso tempo, almeno per il nostro
territorio, innovativa. La dotazione di sentieri, infatti, è un
elemento acquisito da anni in diverse regioni italiane: dove il
turismo montano è forte, la disponibilità di infrastrutture di
questo genere è ampia. In Puglia, invece, e soprattutto in provincia
di Taranto, territorio che si è riscoperto culla della cultura
rupestre, questa spiccata vocazione non ha mai trovato corrispondenze
concrete. I turisti, quindi, hanno sempre dovuto fare da soli per
esplorare murge, gravine e campagne.
Il
Gal “Luoghi del Mito”, recuperando vecchi tracciati o creandone
di nuovi, e dotandoli soprattutto di adeguata cartellonistica
informativa, ha inciso profondamente nella prospettiva di sviluppo
del turismo locale. Si tratta di un investimento che sfiora gli
800mila euro, ormai quasi completo, che ha permesso la realizzazione
di sei percorsi, tutti con caratteristiche differenti: “Castello di
Massafra”, “Mottola rupestre e pineta dello Spallone”, “Conca
d’Oro” a Palagiano, “Cripta di Santa Lucia” a Palagianello,
“Castellaneta in MTB”, “Laterza rupestre – Laterza in MTB”.
Questo
intervento, però, supera di slancio il semplice concetto di
infrastruttura. «Non si tratta di sentieri utili solo a muoversi da
un luogo ad un altro, insomma – ha spiegato il presidente del Gal
“Luoghi del Mito” Alfonso Cavallo –, sono percorsi che
penetrano la storia dei luoghi, la loro cultura, la loro identità di
territori sospesi tra gravine e mare. Sono elementi di conoscenza che
si integreranno con gli altri interventi che abbiamo realizzato, al
fine di completare il quadro della programmazione ormai terminata».
Destagionalizzare
il turismo, attirare nuovi visitatori, sdoganare l’immagine del
territorio emendandola dagli stereotipi, sono azioni che il Gal ha
portato avanti, concetti sui quali lavorerà con ancor maggiore
dedizione nella prossima programmazione: «Dobbiamo essere orgogliosi
del nostro territorio – ha concluso il presidente Cavallo –,
dobbiamo smetterla di vergognarci della nostra provenienza. Abbiamo
un territorio meraviglioso, ricco di storia e cultura, godiamo di
paesaggi altrove introvabili, produciamo il meglio dell’agricoltura
nazionale: dobbiamo crederci e lavorare affinché la terra delle
gravine sia scoperta anche da chi si ferma solo alle apparenze,
immagini distorte che pretendono di ridurre un luogo così bello alle
sole ciminiere della grande industria. Noi siamo molto altro, e
attraverso questi e altri interventi, lo dimostreremo».