C’era
anche il circolo Mcl di Mottola, a Roma, all’udienza speciale che
il Santo Padre, nei giorni scorsi, ha concesso al Movimento Cristiano
Lavoratori.
In
una Sala Nervi, gremita da migliaia di fedeli appartenenti al Mcl,
provenienti da tutta Italia, con delegazioni europee, dell’Australia,
del nord e sud America, c’era anche una nutrita rappresentanza del
Mcl mottolese, presieduto da Angelo Laterza.
Con i foulard
azzurri al collo, sono stati in fila dalle sei del mattino per essere
tra quei 12mila “fortunati”, che sono riusciti ad entrare nella
Sala Nervi. Altri 10mila circa, hanno dovuto seguire l’udienza
dall’esterno, attraverso maxi schermo.
“Più passavano le
ore e più l’attesa di vivere quell’incontro speciale col massimo
rappresentante di Dio sulla Terra si faceva grande. Poi, l’ingresso
di Papa Francesco tra la gente e l’emozione è stata
incommensurabile. Quando sei lì, il cuore ti batte e vedere
quell’uomo vestito di bianco abbracciare i bambini, accarezzare i
diversamente abili, stringere la mano alla gente, annulla ogni
tensione del cuore e sembra ridarti vita, coraggio, speranza”.
Così,
Angelo Laterza ci racconta, ancora con l’emozione negli occhi,
l’esperienza vissuta a Roma, nella Sala Nervi, dove Papa Francesco
ha voluto incontrare il mondo Mcl per parlare del diritto dell’uomo
al lavoro.
“No al lavoro schiavo, allo sfruttamento, ai
favoritismi e alle raccomandazioni – ha detto il Papa in
quell’occasione -. Sì, invece, ad un mondo del lavoro al cui
centro ci sia la dignità umana; sì ad un’economia che serva
l’uomo e non che si serva dell’uomo”. Ed, ancora: “Nel mondo
del lavoro è urgente educare a percorrere la strada luminosa ed
impegnativa dell’onestà, fuggendo le scorciatoie dei favoritismi e
delle raccomandazioni. Il lavoro non è soltanto una vocazione della
singola persona, ma è l’opportunità di entrare in relazione con
gli altri. Per questo, dovrebbe unire le persone, non allontanarle,
rendendole chiuse e distanti”.
“A noi del Movimento
Cristiano Lavoratori - ci ricorda Laterza – il Papa ha dato un
mandato: educare, condividere, testimoniare. Ha voluto, così,
ricordare come educare aiuti l’individuo a non cedere agli inganni
di chi vuol far credere che il lavoro, l’impegno quotidiano, il
dono di se stessi e lo studio non abbiano alcun valore”. “Papa
Francesco ha dispensato messaggi di speranza per i giovani –
continua il presidente Mcl Mottola - parole di conforto per chi,
ormai, non crede più nella meritocrazia”.
Così, il gruppo
Mcl Mottola, circa una cinquantina, ha vissuto un’esperienza
emozionante, che ha toccato l’anima: essere ad un passo dal Papa,
ascoltare dal vivo le sue parole cariche di contenuti ed umanità,
per, poi, varcare la Porta Santa e partecipare alla santa messa, in
San Pietro, celebrata da Fouad Twal, patriarca di Gerusalemme.
“Il
messaggio di Papa Francesco è arrivato dritto al cuore – conclude
Laterza -: Chi non lavora, non mangi”. E, poi, dall’uomo Jorge
Mario Bergoglio, una richiesta: “Pregate per me”.
di
Maria Florenzio
Fonte: www.piazzanews.it