Taranto
– La Cia Confederazione Italiana Agricoltori di Taranto
commenta negativamente il via libera di Bruxelles all'ingresso di 70
mila tonnellate di olio sul mercato europeo: la pace nel Mediterraneo
non si costruisce sulle spalle dei nostri olivicoltori che, della
qualità, hanno fatto una bandiera che nessuno riconosce sui mercati.
Il
via libera dell'Unione Europea all'importazione agevolata di 70 mila
tonnellate di olio d'oliva provenienti dalla Tunisia per i prossimi
due anni desta preoccupazione per il futuro di un settore già in
forte difficoltà. La Cia Confederazione Italiana Agricoltori di
Taranto commenta negativamente l'approvazione della relazione
della commissione INTA del Parlamento Europeo che autorizza un
accesso temporaneo supplementare di olio d'oliva tunisino nel mercato
UE.
"Pur
condividendo l'obiettivo di solidarietà dell'Europa nei confronti di
Paesi terzi in difficoltà tramite azioni commerciali di
privilegio, non va dimenticato che non si possono sempre penalizzare
l'agricoltura ed in particolare le produzioni della provincia jonica
– ribadisce la Cia Confederazione Italiana Agricoltori di Taranto –
Tra l'altro la continua apertura delle frontiere della UE e le
concessioni non stanno riguardando solamente l'olio di oliva".
La
Cia Confederazione Italiana Agricoltori di Taranto si rammarica del
fatto che non è stato approvato nemmeno l'emendamento della
commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo
dell'11 gennaio scorso, che tentava di attenuare l'impatto negativo
delle concessioni dalla Tunisia per il comparto oleicolo.
È
opportuno che decisioni così strategiche siano adottate solo in
seguito a valutazioni oggettive dell'impatto economico che potrebbero
generare sugli operatori.
L'ultima
speranza per introdurre modifiche è riposta ora nel voto dell'aula
di Strasburgo che dovrà adottare il testo definitivo entro la fine
dell'inverno.
Non
è corretto considerare come merce di scambio i prodotti della nostra
agricoltura cosi come avveniva in passato.
Fonte: CIA Taranto.