“L’Osservatorio
fitosanitario regionale deve lavorare a pieno regime per garantire
l’attività di sorveglianza e controllo, determinante in questa
fase di diffusione della malattia.
Gli olivicoltori non vanno
lasciati in balia delle onde, va loro indicato un percorso chiaro
affinché siano svolte regolarmente in campo le buone pratiche
agronomiche e anche i Comuni e tutti gli enti pubblici devono
garantire pulizia di fossi, canali e buone pratiche nelle aree
pubbliche e demaniali. Da 3 anni chiediamo che venga istituto un
tavolo di confronto attorno al quale sedersi ed affrontare la
vertenza in maniera seria e condivisa e sono 3 anni che ci viene
negato. Ci aspettiamo che il Governatore Emiliano ci convochi al più
presto per dare un segnale di concreta discontinuità rispetto
all’approccio precedente”. E’ il Presidente di Coldiretti
Puglia, Gianni Cantele, a chiedere controlli serrati, mentre ad
Avetrana cresce la tensione nelle campagne, dopo la conferma della
presenza della Xylella fastidiosa, notizia anticipata già 15
giorni fa dal TGR Puglia.
“Bando
alle polemiche – aggiunge il Presidente di Coldiretti Taranto,
Alfonso Cavallo, olivicoltore - perché la nostra zona costiera
è caratterizzata da alberi ultracentenari e millenari e tenere la
testa sotto la sabbia non aiuta certo a fermare l’avanzata della
malattia. Era ovvio che le zone di confine sarebbero state
maggiormente esposte al rischio di contagio. Il mondo agricolo
giudica ormai molto negativamente lo stato di confusione
istituzionale che non ha consentito di intervenire tempestivamente
sulla malattia. Da quando è stata dichiarata zona infetta, il
Salento pare ormai terra di nessuno. Non possiamo consentire che ciò
avvenga e che l’immobilismo distrugga l’olivicoltura e l’economia
del territorio tarantino, già profondamente ferito da altre vertenze
ambientali. Ci aspettiamo un grande e rinnovato senso di
responsabilità delle Istituzioni, perché se non vogliamo azzerare
l’olivicoltura pugliese vanno immediatamente riattivati e
potenziati controlli e monitoraggi. Serve chiarezza e inequivocabili
indicazioni agli olivicoltori circa l’attività di prevenzione e
contenimento della malattia”.
Bari,
2 febbraio 2016