In
ogni paese civile esiste una serie di questioni su cui le principali forze
politiche e culturali hanno opinioni convergenti. Le regole costituzionali, le
fondamentali opzioni di politica estera, in molti casi anche importanti scelte
di interesse nazionale, non sono sottoposte a laceranti discussioni di
principio, ma appartengono all'identità di una Nazione, al suo codice genetico,
e sono naturalmente e semplicemente condivise da tutti.
Noi Italiani siamo
abituati alla situazione diametralmente opposta. Sfruttiamo ogni occasione per
scatenare risse, sempre eccessive nei toni. Di qui l'asprezza verbale dello
scontro politico, il trovarci sempre alle prese con <rotture traumatiche>
utilizzando termini come<inciucio-barelle-barellieri>. In genere,
quelli che urlano più forte sono poi anche quelli che, sottobanco, trattano,
preparando poco dignitosi compromessi. Quanto accaduto nella seduta dell'ultimo
Consiglio Comunale le missive pubbliche al vetriolo, infatti, fra il sindaco
Pinto e parte delle sua maggioranza, denunciano che ormai la polemica politica
all'interno del Partito Democratico ed all'interno della maggioranza che
appoggia o appoggiava il sindaco Pinto è off-limits. Una tale violenza verbale
fatta di denigrazioni reciproche, di recriminazioni, di panni sporchi lavati in
pubblico, di accuse <di proprio tornaconto personale>, <di banalità del male>,
<di politica zero>, -queste le parole usate- è augurabile che non lasci
indifferente l'elettorato di quei partiti. Abbiamo assistito, sbigottiti, a
quanto di più deplorevole possa consumarsi in una assise pubblica, non
riuscivamo a credere a quanto accadeva sotto i nostri occhi. Il sindaco Pinto
che "votava contro" la richiesta di rinvio per chiarimenti di un
punto all'ordine del giorno, avanzata dal capogruppo del partito democratico.
Questi sono i fatti, il resto è sterile polemica politica messa in atto da chi
non ha argomenti e tenta di nascondere la personale sconfitta politica con
affermazioni false, tendenziose e strumentali. Nessun soccorso dalle
opposizioni, noi siamo e resteremo l'opposizione a questi dilettanti della
politica, pronti alla democratica alternanza chiedendo il consenso ai
cittadini. Caro Fasanelli, nessun inciucio, non esiste e mai esisterà nessuna
possibilità che noi si entri a far parte di questa maggioranza, sarebbe da
autolesionisti soccorrere il sindaco Pinto nel momento in cui fosse obbligato a
prendere decisioni da lacrime e sangue. Le crisi politiche sono sempre
esistite, esistono ed esisteranno, per quanto ci riguarda siamo pronti a
sottoscrivere la sfiducia a questa amministrazione, fatta nei termini che le
regole stabiliscono e non certo con i proclami o con le minacce, come voi avete
sempre fatto.
Il
gruppo Politico di Mottola