Dopo
oltre un mese di crisi amministrativa, di incontri inutili, di
chiacchiere paesane, di insulti sussurrati e, a volte, urlati, di
accuse infamanti, di nomi proposti e bocciati, di veti incrociati,
ecco che arriva come manna dal cielo, la GIUSTIZIA, che mette tutti
d’accordo nel continuare a svuotare le già magre casse comunali.
E’ di ieri pomeriggio la notizia che la crisi amministrativa si è
risolta con la nomina di due nuovi assessori in quota “Ciccio
Gentile” e la presidenza del Consiglio assegnata all’UDC di
Massimo Legrottaglie. Ma cosa ha determinato la svolta dopo tante
settimane di incontri fallimentari ? Cosa ha convinto il buon Ciccio
e il Sindaco (che al pari del polpo Paul, pur di rimanere attaccato
alla sua poltrona, ha dormito anche la notte nel suo ufficio) ha
trovare una soluzione alla crisi, dopo che i due contendenti se le
sono date di santa ragione ?
La
risposta non è difficile, né articolata, né politicamente
complicata, ma rientra nella più banale categoria del “volemose
bene che tengo famiglia”. Procediamo con ordine :
-nel
lontano 2009 l’allora giunta di centro-destra (amministrazione
Quero) , delibera di liberare tutti i locali comunali occupati dai
partiti (guarda caso tutti di sinistra) per adibirli ad attività
istituzionali. Fu così che l’allora Margherita (partito di
centro-sinistra) fu sfrattata e nel locale fu realizzato un centro
servizi a favore dei cittadini. Per l’allora PDS, oggi PD, non fu
possibile farlo perché il contratto era in essere. La disdetta,
invece, arrivò per il locale allora occupato dal circolo politico
culturale “Solidarietà e Progresso”, perché l’amministrazione
di allora aveva deciso di spostare lì il centro aperto polivalente
utilizzando anche l’attiguo locale dell’ex biblioteca comunale,
dovendo realizzare nel locale all’interno dell’altro municipale
la nuova sala consiliare abbattendo così le barriere architettoniche
e permettendo a tutti i cittadini di seguire con più facilità le
assemblee consiliari. Incredibilmente il buon Ciccio Gentile (prima
Rifondazione Comunista, poi diventalo SEL) con un colpo di mano
notturno, occupò senza averne titolo e d’intesa con i precedenti
utilizzatori, locali di piazza XX Settembre in barba a qualsiasi
legge e regolamento. Fu così che il Sindaco Quero (delibera n.19 del
04.02.2010) dette mandato a legale di fiducia per liberare il locale
“abusivamente” occupato da Cicco e compagni. A distanza di anni,
anche se con lentezza, la mannaia della giustizia si è abbattuta
inesorabile contro il furbetto dalla doppia morale. Con
provvedimento del 18 marzo 2016 il Tribunale di Taranto ha CONDANNATO
i convenuti (quelli di solidarietà e progresso e quello di
rifondazione comunista) al rilascio del locale in favore del Comune
di Mottola per la data del 01 giugno 2016. Ha CONDANNATO inoltre i
predetti a pagare le spese processuali in favore del Comune di
Mottola pari a circa 5 mila euro, compresi gli accessori.
Chiaramente i convenuti hanno fatto le loro rimostranze al Ciccio
nazionale, perché lui aveva garantito il buon esito del giudizio. E
lui che ti fa ? Con un colpo di genio chiude la crisi facendo
nominare due assessori in quota al suo partito e con la loro
indennità pagherà le spese al Comune. Insomma il Comune pur
vittorioso processualmente, non incasserà un centesimo perché
sempre dalle sue casse uscirà quello che apparentemente rientrerà.
Speriamo
solo che il Sindaco, passata la paura di mollare la fascia tricolore
e la poltrona più alta del nostro Municipio, torni sul pianeta terra
e faccia rispettare la sentenza facendo liberare il locale di piazza
XX Settembre. Anzi gli consigliamo di andare lui stesso con
l’Ufficiale Giudiziario a riprendere ciò che appartiene alla
comunità mottolese. Del resto all’interno potrebbe trovare qualche
mazzo di carte e qualche cassa di birra, frutto dell’attività
politica pregressa.
Evviva
la Mottola migliore ! Migliore si, ma SOLO PER LORO !