Il
29 aprile scorso il primo cittadino diramava una nota nella quale
annunciava le sue dimissioni dalla carica adducendo come motivazione
"l'atteggiamento tenuto dalla [sua] maggioranza" che, in
occasione dell'elezione del nuovo presidente del consiglio, sfociava
"nella realizzazione di accordi tra taluni consiglieri di
maggioranza e di opposizione e segreterie di partito".
Il sindaco faceva, quindi, intendere a chiare lettere il mega inciucio tra centro-destra e centro-sinistra per boicottare l'elezione di Legrottaglie, sostenuta dallo stesso Pinto, e che costituiva solo l'ultima goccia che faceva traboccare il vaso ormai colmo di un rapporto di fiducia venuto a mancare con la sua maggioranza, lacerata da continue divisioni interne e ripicche, ma soprattutto con la segreteria del suo partito, vera regista delle trame oscure dalle quali era stato volutamente estromesso.
Trascorsi
18 giorni nel silenzio più assordante, quando ormai le dimissioni
sembravano irrevocabili e la nomina del commissario scontata, ecco il
colpo di scena: il dott. Pinto oggi annuncia il ritiro delle
dimissioni.
Nel più classico del politichese, facendo leva sul senso di responsabilità e sul rispetto del mandato elettorale conferitogli quattro anni fa, il documento non dice nulla in merito alle condizioni per la prosecuzione dell'avventura amministrativa con gli altri attori protagonisti della vicenda.
Nel più classico del politichese, facendo leva sul senso di responsabilità e sul rispetto del mandato elettorale conferitogli quattro anni fa, il documento non dice nulla in merito alle condizioni per la prosecuzione dell'avventura amministrativa con gli altri attori protagonisti della vicenda.
Ci
chiediamo innanzitutto se Pd e Intergruppo torneranno nello stesso
alveo dopo le durissime accuse reciproche e l'uscita formale degli
uomini di Gentile dalla maggioranza, pur avendo due suoi esponenti
all'interno della Giunta.
E ci interroghiamo anche su come farà il sindaco Pinto a ricucire il rapporto col suo partito dopo l'onta subita nella vicenda dell'elezione del nuovo presidente del consiglio in cui ha vestito la figura dell'ignaro spettatore di un accordo sottobanco condotto dai suoi sodali.
E soprattutto, visto che sulla carta l'Intergruppo non è più maggioranza, il Pd dove troverà i numeri per approvare il bilancio? Chiederà di nuovo al centro-destra di fare da stampella alla quale appoggiarsi per andare avanti?
E ci interroghiamo anche su come farà il sindaco Pinto a ricucire il rapporto col suo partito dopo l'onta subita nella vicenda dell'elezione del nuovo presidente del consiglio in cui ha vestito la figura dell'ignaro spettatore di un accordo sottobanco condotto dai suoi sodali.
E soprattutto, visto che sulla carta l'Intergruppo non è più maggioranza, il Pd dove troverà i numeri per approvare il bilancio? Chiederà di nuovo al centro-destra di fare da stampella alla quale appoggiarsi per andare avanti?
La
realtà è che da parecchi mesi sulla nostra collina si assiste ad un
valzer di poltrone, a ricatti e a giochi politici di infimo livello
che hanno preso il sopravvento rispetto alle esigenze dei cittadini e
ai bisogni della comunità.
L'etica nelle scelte e la lealtà nei rapporti dovrebbero essere alla base di qualsiasi relazione tra i protagonisti di una stessa compagine politica ma sono concetti assolutamente sconosciuti alle nostre latitudini.
Le trame segrete, i bluff e i tradimenti sono invece le peculiarità che contraddistinguono l'attuale classe dirigente che magicamente riesce sempre a trovare la quadratura del cerchio in nome degli interessi e della spartizione delle poltrone.
Non ci resta che aspettare il prossimo colpo di scena, consapevoli che gli attori di questa farsa sapranno regalarci altre pagine grottesche di melma politica. Avessero almeno la compiacenza di indossare parrucche colorate e nasini rossi, così farebbero felici almeno i bambini desiderosi di passare un paio d'ore al circo.
L'etica nelle scelte e la lealtà nei rapporti dovrebbero essere alla base di qualsiasi relazione tra i protagonisti di una stessa compagine politica ma sono concetti assolutamente sconosciuti alle nostre latitudini.
Le trame segrete, i bluff e i tradimenti sono invece le peculiarità che contraddistinguono l'attuale classe dirigente che magicamente riesce sempre a trovare la quadratura del cerchio in nome degli interessi e della spartizione delle poltrone.
Non ci resta che aspettare il prossimo colpo di scena, consapevoli che gli attori di questa farsa sapranno regalarci altre pagine grottesche di melma politica. Avessero almeno la compiacenza di indossare parrucche colorate e nasini rossi, così farebbero felici almeno i bambini desiderosi di passare un paio d'ore al circo.
Fonte: Meetup Mottola