Castellaneta sale domenica
26 giugno 2016 alla ribalta nazionale; infatti su Canale 5,
con inizio alle ore 11,55, va in onda la trasmissione
televisiva Melaverde che verte principalmente sulla città
natale di Rodolfo Valentino e sulla regina della tavola: l’uva e
suoi derivati.
A
condurre la trasmissione, diretta dal regista Michele Zito su testo
dell’autore Nicola Fontana, è il mitico Edoardo Raspelli che
fà conoscere a tutta l’Italia alcuni scorci del centro storico di
Castellaneta, la sua gravina, Rodolfo Valentino e il museo a lui
dedicato, le cartellate con vincotto, alcuni altri prodotti tipici e,
naturalmente, l’uva da tavola, il prodotto principe del territorio.
Melaverde fà
conoscere in Italia le bellezze di Castellaneta e la bontà dei
prodotti di questa terra. Raspelli riesce a far trasparire in
trasmissione l'ammirazione per il territorio e i suoi prodotti. Il
programma televisivo offre l'opportunità a tutti i produttori
locali, non soltanto alle aziende coinvolte direttamente, di far
apprezzare la nostra uva da tavola e i suoi derivati, come il
vincotto e le confetture. Investire nella promozione è uno dei modi
migliori per aiutare tutto il comparto agricolo e turistico del
nostro territorio e Castellaneta potrà trarre vantaggio da questa
trasmissione televisiva.
Questa
zona, oltre che essere caratterizzata dal paesaggio spettacolare
dalle gravine, è molto importante per la coltivazione di uva da
tavola.
Raspelli
incontra Donato Dezio della società agricola Valledoro in
una vigna di uva da tavola con pergolato, detto tendone.
Successivamente Raspelli e Dezio si spostano nel magazzino della
società agricola Valledoro per la lavorazione, il controllo qualità,
il confezionamento nei cestini.
Nell’azienda Castelvini,
invece, Giuseppe Nico fa vedere a Raspelli come si produce il mosto
concentrato per il vincotto.
L’uva
viene diraspata separando gli acini dai raspi, portata
successivamente nella pressa per essere spremuta e fatta sgrondare da
una parte; il mosto ottenuto viene fatto entrare nel concentratore
per scaldarlo in modo che evapori l’acqua; il mosto concentrato
viene utilizzato in cucina come mosto cotto, per il taglio dei vini,
per la produzione di aceto balsamico di Modena e per la preparazione
del vincotto che, per consistenza, è simile al miele.
Raspelli
si porta all’azienda Tocchi di Puglia, dove Michelina Cericola
sta raccogliendo l’uva della sua piccola vigna per fare la
confettura con una varietà apirene che rimane ferma almeno un giorno
perché la confettura lega di più, la consistenza è migliore e si
possono aggiungere meno zuccheri. La prima cosa da fare è tagliare
tutti gli acini a mano e lasciarli macerare per 24 ore nel succo di
limone; poi si mette a bollire dopo aver aggiunto lo zucchero e il
tutto poi viene cotto nel vuoto. L’azienda coltiva direttamente
anche tutta la frutta e la verdura da lavorare in laboratorio,
principalmente per i sottoli, e in particolare la cicoria col purè
di fave invasettati in due piani separati.
Infine Caterina
Lippolis Ripa fa assaggiare a Raspelli le ‘cartellate’
immerse nel vino cotto, notoriamente preparate con farina, lievito,
acqua, vino bianco, olio, sale, impastate e stese a sfoglia sottile e
stretta, arrotolate a spirale, fritte in olio e poi immerse nel vino
cotto con una spolverata di cannella.