Avevamo
accolto con favore e spirito propositivo l'azione dei sei consiglieri
comunali dell'ex maggioranza, coadiuvati dal dottor Sogari, i quali
avevano chiesto ed ottenuto un consiglio monotematico sul tema della
sanità mottolese e in particolare sull'idea di utilizzare la
struttura del nuovo ospedale come sede di un futuro istituto di
ricerca e cura a carattere scientifico nel territorio tarantino.
Il primo passo fondamentale verso un cammino impegnativo come questo doveva essere rappresentato da una forte e sincera unità di intenti da parte di tutte le forze politiche con la sottoscrizione di una mozione da presentare al Governatore pugliese Emiliano, andando oltre i colori e le facili strumentalizzazioni che un dibattito simile avrebbe potuto scatenare.
A
testimonianza della nostra massima disponibilità e apertura al
dialogo - sebbene il luogo comune vuole che i "grillini"
dicano sempre no a tutto e malgrado non siamo presenti come forza
politica in consiglio comunale - avevamo anche invitato il nostro
portavoce in Regione Marco Galante, componente della commissione
sanità, che aveva prontamente accettato partecipando al
consiglio.
La seduta ha però palesato due cose:
in primis un totale disinteresse da parte degli esponenti Pd regionali verso l'argomento vista la loro assenza e l'incapacità assoluta della sezione locale di contare qualcosa a livello provinciale e regionale;
in secundis, un ostracismo trasversale "Nazareno Style" da parte dei consiglieri di centro destra (alcuni hanno abbandonato addirittura l'aula) e dei consiglieri Pd con tanto di richiami al regolamento e a tecnicismi normativi per impedire l'approvazione della mozione, in nome di una battaglia politica vergognosa e puerile.
La seduta ha però palesato due cose:
in primis un totale disinteresse da parte degli esponenti Pd regionali verso l'argomento vista la loro assenza e l'incapacità assoluta della sezione locale di contare qualcosa a livello provinciale e regionale;
in secundis, un ostracismo trasversale "Nazareno Style" da parte dei consiglieri di centro destra (alcuni hanno abbandonato addirittura l'aula) e dei consiglieri Pd con tanto di richiami al regolamento e a tecnicismi normativi per impedire l'approvazione della mozione, in nome di una battaglia politica vergognosa e puerile.
Per
riassumere quanto accaduto, il consiglio di ieri ha certificato il
totale fallimento dell'intera classe politica attuale, da destra a
sinistra, incapace di superare gli steccati ideologici e le faide
personali per tutelare interessi comuni come quello della salute.
Come si possono creare occasioni di sviluppo per questo territorio se coloro che dovrebbero rappresentarci non trovano consenso unanime nemmeno su un'istanza che vorrebbe rivalutare una struttura nuova, costosa e quasi abbandonata come il nuovo ospedale?
Come possiamo ancora permetterci di eleggere una buona fetta di consiglieri che non proferiscono parola per l'intero mandato e che addirittura abbandonano l'aula o non si presentano neppure ad un incontro così importante?
Come si possono creare occasioni di sviluppo per questo territorio se coloro che dovrebbero rappresentarci non trovano consenso unanime nemmeno su un'istanza che vorrebbe rivalutare una struttura nuova, costosa e quasi abbandonata come il nuovo ospedale?
Come possiamo ancora permetterci di eleggere una buona fetta di consiglieri che non proferiscono parola per l'intero mandato e che addirittura abbandonano l'aula o non si presentano neppure ad un incontro così importante?
Da
cittadini mottolesi prima che da attivisti siamo profondamente
disgustati da tutto quel teatrino andato in scena ieri sera perché
prima ancora della battaglia politica esistono la dignità del ruolo
che si ricopre e il rispetto verso i cittadini. Ieri sono mancati
entrambi.
Restiamo sempre disponibili a dialogare e a perorare questa causa per quanto è nelle nostre facoltà, ma la palla è nelle mani di chi quasi cinque anni fa è stato chiamato a compiere le scelte e ad incidere sulla realtà con i risultati che tutti ieri abbiamo potuto toccare con mano.
Ma siamo proprio sicuri che a Mottola sia più necessario un IRCCS e non magari una casa di cura per vecchi tromboni politici?
Restiamo sempre disponibili a dialogare e a perorare questa causa per quanto è nelle nostre facoltà, ma la palla è nelle mani di chi quasi cinque anni fa è stato chiamato a compiere le scelte e ad incidere sulla realtà con i risultati che tutti ieri abbiamo potuto toccare con mano.
Ma siamo proprio sicuri che a Mottola sia più necessario un IRCCS e non magari una casa di cura per vecchi tromboni politici?