E' partita l'opera di riconversione negli istituti ad opera dell'amministrazione comunale.
E' partita l'opera di riconversione degli impianti di riscaldamento dei plessi scolastici di competenza comunale: non sarà più il gasolio ad alimentarli, ma il metano. L'obiettivo è quello di ridurre i costi di spesa sostenuti dal Comune ed evitare disagi, ai quali, spesso la popolazione scolastica deve far fronte, nei periodi invernali, per i ritardi dovuti all'approvvigionamento e al trasporto del carburante.
Gli interventi di trasformazione degli impianti tecnici sono già partiti per il plesso “Perasso”, in via S. D'Acquisto, ove è collocata una sezione di grafica dell'istituto d'istruzione secondaria “M. Lentini”: si procederà alla sostituzione definitiva dell'intera centrale termica, ormai antiquata ed inadeguata.
I lavori di riconversione degli impianti interesseranno, poi, i plessi scolastici “S.G. Bosco”, “Dante Alighieri” e “Don Milani”.
Costo complessivo dell'operazione manutentiva?
88.176 euro, somma, questa, riveniente da un residuo mutuo contratto, dal comune, nel 1992.
“Da una ricognizione effettuata dai nostri uffici comunali è emerso – sottolinea l'assessore ai Lavori Pubblici Gianni Bello – che, a causa dei vecchi ed obsoleti impianti a gasolio, l'ente era costretto ad un esborso di spesa pari a circa 90 mila euro annui, a fronte di un servizio poco efficiente che, di fatto, non rispondeva alle esigenze reali delle scuole.
Con la metanizzazione, la spesa si ridurrà notevolmente e si eviteranno le legittime lamentele, che, puntualmente, ogni anno, giungevano dalla popolazione scolastica”.
Priorità, dunque, alle scuole, da parte dell'Amministrazione Pinto, grazie all'approvazione di un progetto di esecuzione degli interventi di manutenzione straordinaria e di messa a norma delle centrali termiche.
Resta aperta, però, la questione della scuola media “De Sangro”, dove, per gli studenti, la campanella non suona più dal settembre del 2010 : a causa di un rubinetto rimasto aperto per un'intera nottata, ancor prima che le lezioni cominciassero, la scuola si allagò e fu dichiarata inagibile.
Da allora, i suoi cancelli non si sono più aperti.
MARIA FLORENZIO
Fonte: IL NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA