Sono trascorsi
10 anni da quel tragico 12 novembre 2003, allorquando alle ore 10,40 ora locale,
le 08,40 in Italia, un camion
cisterna pieno di esplosivo scoppiò
davanti la base MSU italiana dei Carabinieri, provocando l'esplosione del
deposito munizioni della base e la morte di diverse persone tra Carabinieri,
militari e civili. Il Carabiniere Andrea Filippa, di guardia all'ingresso della
base "Maestrale", riesce ad uccidere i due attentatori suicidi,
tant'è che il camion non esplode all'interno della caserma ma sul cancello di
entrata, evitando così una strage di più ampie proporzioni. I primi soccorsi
furono prestati dai Carabinieri stessi, dalla nuova polizia irachena e dai
civili del luogo.
A distanza di tanti anni, rimane vivo in noi il ricordo di
quel vile attentato che strappò alle famiglie e all’Italia tante vite di
carabinieri, soldati e civili che erano lì con l’unico scopo di contribuire al
processo di pace in quelle terre martoriate dalla guerra.
Noi ci
inchiniamo deferenti dinanzi alla memoria dei nostri EROI e ci uniamo in un
ideale abbraccio al dolore delle loro famiglie.
Preferiamo non
commentare la stupidità dell’intervento di un rappresentante del nostro
Parlamento che ha avuto il barbaro coraggio di accostare le vittime ai loro
carnefici.
In noi alberga
forte il sentimento di appartenenza ad un Paese che ripudiando la guerra non si
sottrae al grido di aiuto che le popolazioni vittime di guerre atroci levano
forte alla comunità internazionale.
Il Popolo della
Libertà di Mottola si unisce ai sentimenti di ammirazione che tanti italiani
nutrono nei confronti di coloro che affrontano rischi supremi ed immolano la
loro vita per un ideale di libertà e di giustizia.