LATERZA
(TA). Nei giorni scorsi, presso la Chiesa dello Spirito Santo, la
branca R/S, Clan “La Fenice” - Noviziato “Alrisha” del Gruppo
Scout Laterza ha incontrato l’imprenditore locale Giovanni Matera.
Un
incontro proficuo per gli scout, che stanno lavorando sul Capitolo
Nazionale, in vista della Route Nazionale, in programma per il
prossimo agosto, a San Rossore (frazione di Pisa). I ragazzi, di età
compresa tra i 16 ed i 21 anni, hanno intrapreso la strada del
coraggio. Già, perché il tema del capitolo, che hanno scelto, è
“Il coraggio di liberare il futuro”, contestualizzandolo al
territorio, in cui vivono, attraverso l’analisi del sottotema “Il
lavoro sul territorio di Laterza per i giovani”.
Di
qui, l’esigenza di interrogare un imprenditore del luogo, Giovanni
Matera, per capire quali sono le cause e le dinamiche, che portano i
giovani a studiare e a cercare occupazione altrove. Guidati dai capi
Francesca Traetta, Arcangelo Mastrodomenico, Epifanio Tamborrino, i
giovani scout hanno chiesto a Matera, impegnato anche nel sociale e
nella formazione, “se il lavoro si crea o se , domani, ci sarà
qualcuno che lo garantirà per tutti”.
Per
dare una risposta, Giovanni Matera è partito dalla sua esperienza:
“Già nel 2005, avvertivo che il mondo stava cambiando: un buon
prodotto, un capannone, gli incentivi statali e un po’ di soldi
potevano essere soltanto il biglietto da visita per entrare nel
mercato. Il problema era come rimanerci. Cercando nella ‘cassetta
degli attrezzi’, la soluzione l’ho trovata nella formazione,
grazie alla quale ho potuto dotare la mia azienda di strumenti, che
potessero fare la differenza, in un mercato sempre più competitivo”.
Entrando
nel dettaglio, “aziende somiglianti con prodotti simili – ha
spiegato - qualità affini, marketing o persone simili, giovani con
titoli di studio identici e conoscenze analoghe non fanno la
differenza. O ti distingui o ti estingui”. Cosa fare, allora, già
da giovani nella prospettiva di un futuro impegnato? “Prendersi
cura del futuro – ha detto l’imprenditore Matera - significa
anche poter svolgere quelle attività, che, un domani, farebbero la
grande differenza in azienda e nella vita”.
Giovanni
Matera non ha dubbi: “Non si può creare valore, se non si ha
coraggio. Dovunque esiste un’impresa di successo, qualcuno, una
volta, ha preso una decisione coraggiosa. In
altre parole, “bisogna passare dal ‘paradigma della dipendenza
dagli altri’, ai quali, quasi sempre, attribuiamo la responsabilità
dei nostri fallimenti, al ‘paradigma dell’indipendenza e della
responsabilità’: se i risultati, che otteniamo non ci soddisfano,
dobbiamo sapere che sono il frutto delle nostre azioni. Le azioni
sono il frutto delle nostre idee. Pertanto, se vogliamo ottenere
risultati positivi, dobbiamo lavorare sulle idee. Questa è la chiave
per diventare qualcuno, nella vita e nel campo professionale”.
Maria Florenzio