Il
consigliere regionale del gruppo Moderati e Popolari Antonio Martucci
si è incatenato questa mattina davanti al portone degli uffici della
Presidenza della Regione Puglia sul lungomare a Bari per protestare
contro il caro acqua in campagna.
Dallo scorso martedi' e' attivo un
sit-in no stop di protesta sul Lungomare di Bari, "ma nessuna
risposta è arrivata da alcun interlocutore", ha detto Martucci.
"L'acqua è un bene prezioso, un diritto primario e pubblico, ma
deve essere accessibile a tutti'', ha aggiunto. A segnalare le
anomalie per primi sono stati i cittadini di Noci, Santeramo e Gioia
del Colle, Massafra, Mottola e Martina Franca, "cercando, senza
mai trovarla - e' scritto in un volantino distribuito davanti
all'ingresso - una soluzione ai problemi legati ai costi
insostenibili dell'acqua rurale. Famiglie colpevoli soltanto di
essere residenti nell'agro, che per avere l'acqua nelle loro
abitazioni devono pagare ai Consorzi cifre esagerate con una tariffa
di 3 euro al metro cubo, a fronte dei circa 0,40 euro a cui invece è
assoggettata la popolazione delle citta' per la rete di Acquedotto
Pugliese. A questi costi si aggiungono le tariffe di gestione,
manutenzione e nolo del contatore, spese che la maggior parte delle
volte non sono assolutamente dovute. Il motivo? La rete di
distribuzione e' organizzata attraverso i classici contatori generali
ai quali i residenti si allacciano con contatori di sottrazione, le
cui spese di realizzazione e gestione degli impianti di rete sono
completamente a carico degli utenti".
Fonte: bari.repubblica.it