Pizziche
salentine e ballate lente o medioevali, tarantelle del Gargano e
tammuriate, declamazioni poetiche e storie strumentate e cantate di
vita popolare, accompagnate dalla coreografie del maestro Gianni
Labate, Mariangela Recchia, Nicola Mastromarino e Maria Cristina
Caforio. Il tutto, nella splendida cornice del Palazzo Baronale.
E'
stata, questa, la prima edizione della "Nott' d lu Cor', il
Festival Ionico di Musica Popolare, ideato, diretto e concertato,
sabato sera, dal maestro mottolese Leo Caragnano.
Una
serata movimentata, piacevole, semplice eppure altamente
professionale, che, nell'Orchestra d lu Cor, ha visto all'opera,
insieme, per la prima volta, maestri di alto livello professionale:
Antonio Sasso (contrabbasso), Francesco Amatulli (violoncello),
Claudio Del Giudice (batteria, percussioni), Salvatore Mastromarino,
Maria Grazia Carriero (tamburi a cornice), Concetta Ricci e Fabio
Zippo (chitarre), Gabriella Russo (arpa popolare), Giacomo Bortone
(clarinetto), Cosimo Angiulli (violino), Daniela Mazza (voce e
tamburello), Angelo Belmonte (armoniche), Antonella Santoiemma
(flauto, ottavino) e Leo Caragnano (pianoforte).
Ad
interpretare alcuni brani, la voce di Angela e Michela Filomena e del
poliedrico maestro Angelo Belmonte, che ha proposto "E mamma me
non vole", in vernacolo palagianese. Tra i brani eseguiti, anche
alcuni scritti dallo stesso M° Caragnano: "Ste lu sol",
"Il vecchio Castello" e "Pizzica du cor", che ha
dato il nome all'evento.
La
serata, patrocinata dal Comune - Assessorato alla Cultura, con la
collaborazione della locale Pro Loco, ha visto la presenza del
sindaco Giovanni Gugliotti. Ha espresso il suo più sincero plauso
agli organizzatori e ai musicisti impegnati, assicurando:
"Continueremo a crescere insieme, in questa città, nel segno
della cultura".
A
dare inizio alla serata è stato uno stage di balli del sud Italia e
dal mondo, a cura del maestro Gianni Labate e di Mariangela Recchia.
In molti, nell'atrio del Palazzo Baronale, si sono cimentati, chi
anche per la prima volta, in passi di danza; danza, che, alla fine
del concerto, è ritornata ad essere protagonista, coinvolgendo, in
un ritmo popolare di giubilo sfrenato, organizzatori, musicisti e
pubblico.
Per
l'assessore alla Cultura, Annarita D'Ettore, ‹‹si tratta di un
progetto validissimo, che merita di continuare ad avere fiducia e
supporto dall'Amministrazione Comunale››. Soddisfatto, per questo
primo risultato, anche il direttore artistico Leo Caragnano: ‹‹Chi
era presente al Festival - è stato il suo commento - potrà
serenamente confermare che "L'Orchestra de lu Cor",
nonostante sia appena nata, vanta già una qualità musicale e di
spettacolo molto alta, anche se tutto è, pur sempre, migliorabile.
Siamo in pieno "work in progress". Il nostro obiettivo?
Trasformare la "Città del mito" nella Melpignano della
provincia di Taranto. I presupposti ci sono. Il nostro lavoro inizia
solo oggi››.