MOTTOLA
(TA). Così come, ormai, avviene da anni, anche questa 15^ edizione
del Presepe Vivente di Mottola, allestito nello scenario naturale
delle grotte rupestri della Madonna delle Sette Lampade, si chiude il
5 gennaio.
Come? Con la scesa dei Magi a cavallo, grazie alla
collaborazione dell'associazione "Show Boys" di Palagiano
di Leonardo Iacobino.
Gli
organizzatori ovvero il gruppo folk "Motl la Fnodd" si
ritengono soddisfatti per il successo di pubblico registrato nella
prima serata, quella del 21 dicembre scorso, quando, a tagliare il
nastro inaugurale, era stato il sindaco Luigi Pinto, affiancato
dall'assessore alla Cultura Annamaria Notaristefano, dagli assessori
Bello e Gentile, oltre che dal consigliere regionale Francesco
Laddomada. A dare il benvenuto ai visitatori, i bambini della scuola
dell'Infanzia "Dante Alighieri", che hanno cantato ed
affiancato i figuranti, nelle varie grotte.
Qualche
polemica non era, però, mancata, come l'assenza di un prete per la
celebrazione della santa messa, nella cappella adiacente allo
scenario e la mancanza di illuminazione pubblica, nella strada
cosiddetta "Serpentina", che porta alle grotte. ‹‹Il
Comune, che pure ha patrocinato l'evento, assieme al Gal "Luoghi
del Mito", aveva preso un impegno concreto: fare in modo che,
sia pure con una soluzione tampone, si riportasse la luce in quella
strada di accesso allo scenario. Ed, invece, così come avvenuto lo
scorso anno - fa sapere il direttore artistico Piero Palagiano -
anche questa volta, di luce, neanche a parlarne››.
Fortunatamente,
però, l'impegno degli organizzatori e degli oltre cento figuranti ha
quasi annullato questo disagio. I visitatori, nella prima serata,
infatti, sono stati il doppio della seconda dello scorso anno. Un
ottimo risultato, se si considera che l'affluenza maggiore la si ha
proprio nel secondo ed ultimo appuntamento, quello del 5 gennaio.
Quest'anno,
la grotta della Natività può essere ammirata da tre diverse
angolazioni. I fasci di luce illuminano l’intero scenario, dal
quale, oltre ai suoni, si levano il fumo dei fuochi accesi per
riscaldare gli ambienti naturali, ma anche gli odori delle pettole
appena fritte, delle mozzarelle appena forgiate o delle bruschette
arrostite, da innaffiare con un buon bicchiere di vino nostrano.
Nelle
grotte tufacee o nelle capanne in paglia e legno, tra le staccionate
o attorno al laghetto artificiale, ogni personaggio è intento a
portare a termine il proprio lavoro. Così, il visitatore si ritrova
egli stesso ad essere protagonista di ogni scena, al fianco del
vasaio, del vignaiolo, dell’arrotino, del pastore, del pescatore,
del falegname, della brava massaia, d'u vuccire, del cavadenti, d'u
spurtere, d'u conzagraste. C’è chi, poi, lavora il legno, il ferro
o i cestini in vimini, utilizzando gli attrezzi di una volta.
Questo
è il Presepe Vivente di Mottola, che si replica lunedì, 5 gennaio
dalle 18,30, sempre nelle Grotte della Madonna delle Sette Lampade,
con la partecipazione straordinaria del falconiere.