La
Cia Confederazione italiana agricoltori ha inviato una lettera al
presidente della Regione Puglia Michele Emiliano per sottoporgli
l’importante questione legata ai danni arrecati dalla fauna
selvatica (lupi, cinghiali, storni) alle colture agricole e agli
allevamenti zootecnici pugliesi.
Da
diverso tempo, anche in provincia di Taranto, si registrano ingenti
danni alle produzioni agricole e agli allevamenti zootecnici da parte
di selvaggina, quali lupi, cinghiali e storni. I danni ammontano a
svariati milioni di euro; senza considerare, poi, il pericolo per la
incolumità pubblica determinato dalla presenza di lupi e cinghiali.
Da
anni la Cia sta seguendo costantemente il problema e più volte lo ha
sottoposto agli organi competenti e al Comitato Tecnico Regionale
Faunistico Venatorio.
A
livello nazionale la Cia ha indetto per oggi 13 luglio una giornata
di mobilitazione per sensibilizzare ancor più le istituzioni
preposte ad affrontare questa importante problematica. Inoltre la
direzione nazionale della Cia ha approvato lo scorso 23 giugno un
ordine del giorno, che è stato inviato ad Emiliano, nel quale si
chiede a Regione ed enti locali interventi adeguati di abbattimento
selettivo rivolti all’effettivo controllo della massiccia presenza
delle specie alloctone e invasive, degli ungulati e dei selvatici
predatori che stravolgono l’equilibrio naturale e produttivo e a
tutte le istituzioni un adeguato ristoro di fondi capace di
rispondere alle effettive perdite determinate dai danni.
In
Puglia aumentano gli attacchi e, di conseguenza, i danni causati alle
aziende agricole e al loro patrimonio senza che siano state
individuate opportune modalità di risarcimento. Per la Cia la
questione non è più rinviabile ma va affrontata con un intervento
urgente da parte della Regione. Perciò quest’oggi la Cia ha
scritto ad Emiliano, in attesa di poter incontrare il governatore
pugliese per discutere anche di questa problematica, che sta
determinando una situazione insostenibile nelle campagne.
A
livello nazionale la direzione della Cia ha chiesto al Parlamento e
al Governo provvedimenti legislativi e attuativi che consentano
la limitazione/gestione delle specie, in relazione alla capacità del
territorio di sostenere la loro adeguata presenza nella logica della
coesistenza sostenibile.
Inoltre
la Cia si rivolge alle associazioni venatorie ambientaliste e
animaliste con l’invito a considerare con maggiore attenzione e
disponibilità le ragioni degli agricoltori, la cui sostenibilità
economica è funzione della produzione agricola e delle attività di
allevamento. Se il loro reddito sarà tutelato dai danni provocati
dalla fauna selvatica, gli agricoltori, attraverso lavoro e impegno
quotidiano, potranno continuare a svolgere quel ruolo fondamentale
che li contraddistingue, dalle altre attività economiche, in termini
di mantenimento della biodiversità agraria e della tutela
ambientale-paesaggistica.
In
attesa di incontrare il governatore pugliese, la Cia ha investito
della questione anche il Prefetto di Bari, e a tal riguardo si terrà
una apposita riunione presso la Prefettura di Bari nei prossimi
giorni.