MOTTOLA
(TA) – La pietà popolare, a Mottola, si manifesta ogni anno
durante il periodo quaresimale con la Via Crucis ed i sacri riti
della Settimana Santa. Custode di questa secolare tradizione è la
confraternita del Carmine, che inizia questo lungo percorso
spirituale con le Sacre Quarantore (Oratio quadraginta horarum): a
ricordo delle quaranta ore, in cui Gesù giacque nel sepolcro, prima
della Resurrezione, per tre giorni l’Ostensorio con l’Eucarestia
viene solennemente esposto sull’altare centrale della parrocchia di
via Mazzini, per l’adorazione individuale e comunitaria.
Il
triduo comincia lunedì, 1° febbraio, per terminare mercoledì 3.
Tutte le mattine, alle ore 8,30, sarà celebrata una santa messa dal
padre spirituale della confraternita, l'arciprete don Sario
Chiarelli.
Durante
la giornata, i confratelli e le consorelle, in abito da rito, ogni
ora, si alterneranno in adorazione davanti a Gesù Eucarestia.
Pregheranno in silenzio, ai piedi dell'altare, sino alle ore 19,
quando, dopo una processione eucaristica all'interno della parrocchia
e la solenne benedizione, ci sarà il Vespro.
Durante
l'adorazione del Santissimo, così come avviene per il Corpus Domini,
i confratelli del Carmine, in abito da rito, in segno di rispetto,
toglieranno completamente dal capo il cappuccio, diversamente da
quello che accadrà il giovedì santo, dinanzi ai Repositori. In
quell'occasione, durante l’adorazione, infatti, i confratelli
solleveranno il cappuccio, peraltro sormontato da una corona di spine
di melograno, per, poi, riporlo nuovamente sul capo, durante il
pellegrinaggio tra le varie parrocchie.
Per
i confratelli e per l'intero Direttivo del Carmine inizia una gran
lungo periodo di lavoro, per organizzare al meglio, spinti dalla
devozione e dalla profonda fede, che li anima, quelli che sono i
suggestivi Riti della Settimana Santa: dall'allestimento del Santo
Sepolcro, il giovedì santo al concerto della Passione sino alla
processione dei Misteri, il sabato santo, scandita dal lento incedere
dei confratelli. Per, poi, arrivare all’ottava di Pasqua, la
cosiddetta "Domenica in Albis", da vivere in festa presso
il santuario rupestre della Maddonn’ Abbasc’.
Riti,
che sopravvivendo nel solco della tradizione, lo scorso anno, la
confraternita del Carmine ha voluto preservare dal rischio della
dimenticanza, in un dvd: "Tutto è compiuto". Regista,
Vincenzo Massaro; musiche del M° Giuseppe Di Gioia. Tradizione,
riti, ma anche testimonianze di fede, momenti di passione e di
rinascita spirituale, raccolti in un dvd, che la confraternita del
Carmine ha voluto consegnare alla memoria dei posteri.