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martedì 16 febbraio 2016

GIOIA DEL COLLE: 'PER NON DIMENTICARE',L'UNIVERSITA' DELLA TERZA ETA' E LA SCUOLA UNITI PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA.


Gioia del Colle (Bari) - “Non possiamo restare spettatori. Non possiamo restare indifferenti. Non possiamo cadere negli stessi errori del passato, fatto di silenzi e teste voltate”.

Con queste parole, pronunciate da Ruth Dureghello , presidente della Comunità ebraica romana, in occasione della visita in sinagoga di Papa Francesco lo scorso 17 Gennaio, la rettrice dell’Università della Terza Età, dott.ssa Giovanna Viterbo, ha salutato le scolaresche degli Istituti Superiori di Gioia del Colle. La stessa ha spiegato i motivi che hanno spinto gli iscritti all’Università a mettere in scena l’opera teatrale: “ Train de Vie – un viaggio per non dimenticare”. L’occasione è la “Giornata della Memoria”, celebrata ogni 27 gennaio, per ricordare le vittime della Shoa . Il fine è quello di sensibilizzare i giovani, ha detto la dott.ssa Viterbo, affinchè tali orrori non si ripetano nella storia, poichè “i giovani hanno diritto ad un mondo migliore”.
La compagnia, composta da attori non professionisti, ma capaci di suscitare forti emozioni, guidata magistralmente dal regista e autore Maurizio Vacca, ha calcato il palcoscenico del teatro “Rossini”, dando agli spettatori una lezione di grande impegno sociale. Ha interpretato un’immaginaria comunità ebraica nel periodo nazi-fascista, la quale , per sottrarsi alle persecuzioni , decide di assecondare colui che tutti considerano un folle: organizzare un treno fantasma, per raggiungere la “terra dei padri” e la salvezza. La figura del pazzo, voluta dall’autore, rappresenta colui che si discosta dalla rassegnazione generale, dimostrandosi imprevedibilmente lungimirante, lucido analista delle vicende e concreto risolutore.
Il silenzio in sala ha dimostrato eloquentemente che il messaggio contenuto nell’opera ha raggiunto gli spettatori, i quali al termine hanno dato vita ad un vivace dibattito col regista , nelle cui risposte non sono mancati precisi riferimenti alla cronaca ed in particolare alle attuali minacce terroristiche. Ancora una volta vengono in soccorso le parole di Ruth Dureghello, pronunciate dalla dott.ssa Viterbo e che invitano ad una profonda riflessione: “l’odio che nasce dal razzismo e trova il suo fondamento nel pregiudizio o peggio usa le parole di Dio per uccidere, merita sempre il nostro sdegno”.
Una bella lezione di vita!


Redazione di Istituto

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