TARANTO.
“Illuminiamo il futuro”. Fa tappa anche a Taranto la campagna
di sensibilizzazione, contro la povertà educativa dei minori e degli
adolescenti, promossa da “Save The Children”, organizzazione non
governativa internazionale, impegnata affinchè siano osservati i
principi della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza.
Obiettivo
dell’iniziativa, in programma per sabato 14 maggio, in Piazza della
Vittoria, è quello di sensibilizzare e sollecitare le istituzioni,
affinchè, ad ogni livello, riescano a mettere in campo azioni mirate
a migliorare le condizioni dei bambini e degli adolescenti, nel
rispetto dei loro diritti.
A
cogliere l’invito di “Save The Children”, a Taranto, è stata
la Società Cooperativa Sociale “La Vela”, che scenderà in
piazza con l’unità mobile “Metroland”. Un’unità, questa,
che, nell’ultimo anno, ha stazionato in strada e nei luoghi di
maggiore aggregazione giovanile, di giorno e di notte, per incontrare
i giovani tarantini ed informarli sugli effetti e sui rischi legati
all’assunzione e alla dipendenza da droghe, sostanze psicoattive,
uso ed abuso di alcool e nicotina.
Sono
stati somministrati questionari anonimi e, tra gli altri, un dato non
trascurabile emerso è quello del bisogno dei ragazzi di essere
ascoltati.
“Non
di rado – ci spiega Adriano Morales, presidente de “La Vela” –
i ragazzi sentiti si sono lasciati andare a racconti della loro vita,
hanno voluto condividere con noi le loro storie, manifestando, non di
rado, il loro malessere, le loro insoddisfazioni, il loro essere
passivamente immersi nel presente, senza guardare al domani. Sono,
spesso, privi di ambizioni scolastiche o lavorative, non hanno più
sogni”. Di qui, la decisione della Società Cooperativa “La Vela”
e dell’unità mobile “Metroland” di scendere in piazza accanto
a “Save The Children”, per incontrare i giovani e contribuire ad
“illuminare di speranza il loro futuro”.
Del
resto, come si legge nel rapporto “La lampada di Aladino”,
pubblicato nel 2014 da “Save The Children”, la povertà educativa
è la privazione da parte dei bambini e degli adolescenti della
possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire
liberamente capacità, talenti ed aspirazioni.
Ma,
per povertà educativa si intende anche una limitazione delle
opportunità di crescere dal punto di vista emotivo e relazionale e,
quindi, di rapportarsi con se stessi e con gli altri. Per
contrastarla, necessita, quindi, investire già nell’infanzia, per
spezzare il circolo vizioso dello svantaggio sociale, che compromette
il presente del bambino, ma, soprattutto, il suo futuro.