Un
recente confronto tenuto in sede aziendale, tra sindacati
territoriali del settore Legno/Arredo e la Ditta De Carlo Infissi
S.p.A. di Mottola, ha fatto riemergere le diversità di analisi circa
l’avvenuta messa in mobilità, con licenziamenti a seguire, di 140
lavoratori.
Soluzione,
questa, giudicata come estremamente sbrigativa, cui la Filca
Cisl si è opposta, rifiutandosi di firmare il relativo verbale
dell’1 dicembre 2015, essendo convinta che altre soluzioni
consentite dalla legge avrebbero potuto essere perseguite.
“Era
legittima ma non fu condivisa, innanzitutto dagli altri sindacati, la
nostra proposta di cassa integrazione speciale per crisi aziendale –
rimarca Vito Lincesso, Segretario generale Filca Cisl Taranto
Brindisi – eppure ciò avrebbe significato per due anni
scommettere, grazie agli ammortizzatori sociali, sulla ripresa del
settore, tenere ancora legati i lavoratori all’Azienda e, una volta
esaurito quel tempo, ragionare sulle ipotesi di contratti di
solidarietà e solo come estrema ratio sulla mobilità”.
La
Filca Cisl per rimarcare le proprie posizioni e per offrire ai
lavoratori coinvolti un supporto specifico in ordine alla
liquidazione del Tfr da parte dell’Inps, a breve organizzerà, con
la presenza di un legale, un’assemblea aperta alla Città di
Mottola presso la Sala convegni di via Vanvitelli, adiacente al
Municipio.
“Intendiamo
dare, come sempre, una corretta informazione – anticipa Lincesso –
iniziando col chiarire che dalla decorrenza del concordato preventivo
in continuità e fino all’accordo per la mobilità, il Tfr dovrà
essere pagato dall’Azienda e non dall’Inps”.
Per
la Filca Cisl non è ovviamente chiusa la vertenza De Carlo Infissi
S.p.A. dove ancora operano 60 lavoratori ed altri 10 sono stati
richiamati dalla mobilità, benché per un tempo determinato.
“Ci
sono ancora emolumenti pregressi di cui tutti i dipendenti sono
creditori – aggiunge il Segretario - e l’Azienda dovrà
onorarli. Al contempo riteniamo di sollecitare quest’ultima,
vantando maestranze altamente professionalizzate, a proporsi di
più e meglio sul mercato, sebbene le criticità territoriali del
settore edile siano conclamate e la ripresa ancora debolissima”.
Non
manca un chiaro riferimento ai ruoli della politica e dell’Ente
Locale “che chiamiamo come Filca Cisl a confrontarsi con noi e con
le altre parti sociali per individuare percorsi possibili correlati a
Contratti di programma e alle ricadute del Contratto istituzionale di
sviluppo per l’area di Taranto - conclude Vito Lincesso - così da
implementare in tempi utili opportunità di rioccupazione
produttiva dei 140 lavoratori, che nella stragrande maggioranza hanno
meno di 50 anni e famiglie tutte monoreddito”.
Fonte: TARANTOSETTE.IT