Tutto,
si è risolto in una bolla di sapone. Il famigerato furgone rosso che
si aggirava a Massafra allo scopo di rapire bambini non esiste. O
meglio, esiste, ma è guidato da una nonna che, insieme al proprio
convivente, era andata a prenere il nipotino dalla scuola media
Andria, ed è stata vittima di un fraintendimento.
Un
grosso fraintendimento.
I
fatti si sono svolti in questo modo, secondo quanto raccontano i
Carabinieri locali: mercoledì scorso un alunno della scuola media
Andria all’uscita da scuola, alle 17:00, racconta di essere stato
avvicinato da una coppia a bordo di un furgone rosso. La coppia,
millantando conoscenze con la famiglia del piccolo, lo invitava a
salire sul furgone. Lo studente capisce che c’è qualcosa che non
quadra e rientra di corsa a scuola, avvisando il collaboratore
scolastico. La coppia bordo del furgone fa inversione di marcia e
viene ripresa dalle videocamere di sorveglianza.
Il
giorno dopo l’alunno e la madre si presentano dai Carabinieri per
denunciare l’accaduto. Scattano le indagini e i militari si fanno
consegnare i nastri delle videocamere. Nel frattempo, a causa del tam
tam sui social network la notizia si diffonde. Due giorni fa la
racconta anche un giornale locale. Il fatto in sè è vero: un
bambino è stato avvicinato da due sconosciuti all’uscita di
scuola, ma è il senso che è sbagliato, e vediamo perchè.
In
un comunicato di oggi, per chiarire la vicenda, i Carabinieri
raccontano che a Massafra è accertata la presenza di un furgone
rosso, ma dalle indagini che hanno svolto, hanno scoperto che si
trattava di una nonna che era andata a prendere da scuola il proprio
nipotino, solo che questi usciva alle 17:30 e la donna non lo sapeva.
Ha chiesto quindi spiegazioni al ragazzino, che è poi diventato
protagonista della vicenda.
Scrivono
i Carabinieri di Massafra: “Le
successive indagini consentivano di stabilire che la donna,
proprietaria del veicolo, insieme al convivente, si era recata presso
quella scuola per prelevare il proprio nipote, che frequenta lo
stesso istituto scolastico e che quel pomeriggio avrebbe terminato le
lezioni alle 17.30, invece che alle 17.00 previste. La donna,
effettivamente, era stata incaricata a tale incombenza dalla di lei
figlia e, proprio perché preoccupata nel non vedere il proprio
nipote all’uscita dalla Scuola, aveva chiesto notizie al minore in
questione, dando vita ad uno spiacevole fraintendimento.
Alla
luce degli esiti dell’attività info-investigativa svolta dai
Carabinieri di Massafra è chiaro ed evidente che l’episodio, che
pure ha tanto preoccupato la comunità, è riconducibile ad un
increscioso quanto innocuo equivoco, pertanto la cittadinanza può
ritenersi rassicurata in merito alla presenza di presunti “orchi a
bordo di un furgone rosso”, poiché nella fattispecie si trattava
di una nonna che era andata a riprendere il proprio nipote da
scuola“.
Fonte: martinanews.it