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venerdì 29 marzo 2013

STATUE DI MALECORE NELLA PROCESSIONE



Era uscita ieri sera, mezzanotte, dalla Chiesa Madre di Mottola, alla ricerca del figlio perso. Alle note della bassa musica, aveva raggiunto la Chiesa del Convento e,poi, quella del Rosario, ove aveva terminato la sua vana ed angosciosa ricerca di Madre Desolata.

E' la stessa Madonna, che, nel pomeriggio di oggi, attorno alle ore 15, ripartirà alla volta della Chiesa Madre, per poi, uscirne nuovamente, di lì a poco, attorno alle ore 18, per la processione dei Misteri, seguendo il figlio morto. Così la Desolata diventerà L'addolorata.
Quindici i complessi statuari, oltre a Gesù Morto e alla stessa Addolorata, che, questa settimana, saranno portati a spalla dai confratelli e dalle consorelle del S. Sacramento B.M.V. Del Rosario, della B.M.V. Immacolata e di S. Antonio.
Ce ne sono alcuni, ovviamente in cartapesta, davvero antichi, risalenti alla fine del '700 – inizio '800. alcuni sono stati realizzati dal maestro leccese Maccagnani, altri dall'artista, sempre leccese, Malecore. Alle note delle cinque marce finaliste del Concorso Nazionale Marce Inedite della Passione, per le principali vie del paese, avanzeranno, in un cammino maestoso e solenne, il Calvario, Cristo all'orto, il Bacio di Giuda, Cristo alla Colonna, Pilato, Ecce Homo, Cristo con la Croce, il Cireneo, l'Incontro con la Madre. Una statua, quest'ultima, realizzata nel '97 dai Fratelli Gallucci di Lecce.
Ed, ancora, la prima e la seconda Veronica, la Crocifissione, il Crocifisso, la Deposizione, la Pietà ed, infine, Cristo Morto e la Madre Addolorata.
Alcune di queste statue, sono davvero pesanti, come il Bacio di Giuda, la stessa Crocifissione e la Deposizione; il loro peso diventa insostenibile anche per otto confratelli, quasi fosse un macigno, che grava sulla coscienza degli uomini, colpevoli di aver condotto alla Croce il Figlio di Dio.
Una processione suggestiva, emozionante, che prende e coinvolge, annunciata dal troccolante: le luci della città si spengono ed il sacrificio di Cristo viene vissuto con fede e sacralità.
Quasi sei ore di pellegrinaggio per il paese; un peregrinare davvero sentito ed interiorizzato dai confratelli e dalle consorelle, che rientrano solo a mezzanotte, in Chiesa Matrice, assieme alla Madre Addolorata.
MARIA FLORENZIO

Fonte: IL NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA