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lunedì 22 aprile 2013

I GIOVANI DEL PD PROTESTANO: “PERSA LA CAPACITA' DI ASCOLTO”.



I giovani del Pd di Mottola sabato hanno occupato la sede di Piazza XX Settembre per manifestare contro il metodo delle scelte adottate dalla direzione nazionale del partito per l'elezione del Presidente della Repubblica. 

Il presidio è durato per tutta la giornata, coordinato dal segretario dei giovani, Domenico Rogante sotto lo slogan: “Riaccendiamo la luce della speranza per un nuovo Partito Democratico”. Un'iniziativa che segue quella nazionale e quella provinciale. “Contestiamo – dice Rogante – la strategia adottata dall'inizio dalla direzione nazionale. Era giusto trovare una larga intesa. Non si capisce perché è stato cercato il consenso di Berlusconi escludendo Grillo. Bersani è stato per 50 giorni a cercare l'intesa con Grillo per creare il governo. Per la nomina del Presidente della Repubblica è stato cercato l'accordo solo con Berlusconi. Una scelta – aggiunge Rogante – non condivisa. Bisognerebbe rifondare il partito, luogo di coesione e di incontro con i cittadini”. Secondo Rogante la situazione è identica anche a livello locale. Così, dopo aver bacchettato la segreteria nazionale sulle scelte sbagliate, il segretario dei giovani del Pd di Mottola attacca anche il sindaco della coalizione di centrosinistra Luigi Pinto per la sua azione, definita “per nulla coinvolgente”. “Non sappiamo nulla di ciò che avviene nel Palazzo. La maggior parte di coloro che ave3vano partecipato alla vittoria alle amministrative dell'anno scorso si sono allontanati perché non sono stati informati sulle scelte operate dall'Amministrazione”. Fra gli esempi di Rogante c'è quello di sanità e ricorda come ai cittadini, nella campagna elettorale delle amministrative, erano stati promessi apertura  e confronto. “La nostra manifestazione – spiega Rogante – deve servire a stimolare quelli che hanno le redini del partito e dell'Amministrazione”. Pieno assenso alle affermazioni di Rogante anche da parte dell'assessore ai lavori pubblici e all'urbanistica Gianni Bello, “è evidente che qualcosa non funziona”,dice Bello. E incoraggiato dalle parole di Bello, il segretario dei giovani del Pd aggiunge che fra le cause dello scarso coinvolgimento c'è la mancata partecipazione del sindaco alla vita di partito. “Così come accade a livello nazionale, è venuto meno – conclude Rogante – il saper ascoltare il popolo e non le correnti”.
FRANCESCO FRANCAVILLA

Fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO