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martedì 1 aprile 2014

INAUGURATA LA MOSTRA DEI MISTERI IN MINIATURA DELLA CONFRATERNITA DEL CARMINE.


MOTTOLA (TA) – E’ la suggestiva mostra fotografica sui riti della Settimana Santa, realizzata da Donato Notaristefano e Giuseppe Palmiotto, a fare da cornice alla mostra in miniatura della processione dei Misteri del Sabato Santo, a cura della Confraternita del Carmine. C’è anche un dipinto di Stefano D’Onghia.

E’ stata inaugurata domenica sera e sarà aperta al pubblico sino al 27 aprile, giorno in cui la Confraternita del Carmine festeggia la Domenica in Albis, presso il santuario rupestre della Madonn’ Abbasc’, a sette chilometri circa dal centro abitato.
Prima la marcia “Tomba che chiudi in seno” del compianto maestro Franco Leuzzi, eseguita dalla banda cittadina “U. Montanaro”, diretta da Barbara Gigante. Poi, la benedizione dell’arciprete don Sario Chiarelli, alla presenza del sindaco Luigi Pinto, degli assessori Bello e Fontana, del priore e del vice priore del Carmine, Vito Greco e Mimmo Matarrese e di molti confratelli in abito da rito.


Si è aperta, così, la mostra sulla processione del Sabato Santo, mentre all’esterno, alle note di alcune marce, scandite dal “Trich Trach” della troccola, veniva proiettato un video sui momenti più peculiari ed emozionanti dei riti pasquali.
Una mostra davvero particolare, che, in ogni dettaglio, esattamente come avviene ogni Sabato Santo, riproduce la processione che, alle prime ore dell’alba, esce dalla parrocchia di Via Mazzini.
Così, in successione, si trovano “U Fischett” ovvero la bassa musica, il troccolante e lo stendardo della Confraternita del Carmine, listato a lutto. Segue, proprio come nella realtà, la croce dei Misteri, con la corona di spine ed il sudario di lino bianco. E, poi, “U Mazzir” e centinaia di paranze in terracotta tra un Mistero e l’altro, da Gesù nell’Orto sino all’Addolorata.
Riprodotti in miniatura anche le donne, che, vestite di nero, affiancano la bara di Gesù Morto, le autorità civili e militari, i crociferi, i chierichetti, il sacerdote ed i due gruppi bandistici, che seguono il Cristo Morto e l’Addolorata. Tra le novità di quest’anno, la riproduzione del plastico della Chiesa del Carmine, per simulare l’uscita della processione all’alba, i lampioni accesi, il pavimento in cartongesso, per riprodurre le chianche del centro storico. Le paranze, che sorreggono a spalla i Misteri, dondolano, lentamente e, dietro l’Addolorata, all’uscita dalla chiesa, c’è anche Papa Francesco. Il tutto, realizzato dalla Confraternita del Carmine, con la collaborazione di Giuseppe Caragnano, Piero Rella, del giovane Nicolas Matarrese e del confratello Lorenzo Chiulli.

Una processione da vedere, per immergersi nella suggestione dei Riti della Settimana Santa. Sarà aperta al pubblico tutti i giorni, dalle 10 alle 12, anche per permettere alle scolaresche di visitarla e dalle 17 alle 21.

Maria Florenzio