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martedì 28 ottobre 2014

COMUNICATO STAMPA: "L'ALBERO DELLA CUCCAGNA".


E’ una vera è propria cuccagna quella che si è verificata nel corso del Consiglio Comunale di Mottola del 27 ottobre 2014. Un’incredibile sequela di eventi che hanno mostrato, ancora una volta, i limiti e l’incapacità di una maggioranza sempre più sfaldata, di gestire il governo della città. 

Il Consiglio comunale di ieri prevedeva una serie di punti importanti in materia urbanistica che servivano, finalmente, a dare il via ai comparti C.2.2 e C.3.1; la modifica al regolamento istitutivo della consulta delle associazioni e l’approvazione di un atto transattivo tra il Comune di Mottola e la Comunità Montana. Questi punti nelle scorse settimane erano stati già esaminati dalle competenti commissioni consiliari e nessuno dei componenti appartenenti alla maggioranza aveva sollevato eccezioni o dubbi. Incredibilmente nella giornata di ieri alcuni consiglieri del PD hanno chiesto di ritirare il punto relativo al comparto C.2.2 perché a loro dire mancavano delle autorizzazioni di enti sovraordinati; l’assessore Gentile nella sua relazione ha chiarito che invece era tutto apposto e il punto poteva approvarsi. L’opposizione ha incalzato la maggioranza affinché chiarisse le ragioni del disaccordo con l’assessore al ramo; il Sindaco restava attonito a guardare l’indecoroso spettacolo senza intervenire. Alla fine, punto ritirato e senza una ragione plausibile è stato ritirato anche quello relativo al comparto C.3.1, nonostante, anche in questo caso, l’assessore ha chiarito che tutto era a posto.
Ma lo spettacolo del circo impazzito ha continuato ad andare in scena.

Ed ecco che l’assessore Notaristefano ha chiesto di modificare il regolamento istitutivo della consulta delle associazioni e dopo aver relazionato per ben due volte, perché il Sindaco non aveva capito (ma questa non è una novità) , prima ha visto il solo voto favorevole del Presidente del Consiglio, poi, una volta che il Sindaco si è svegliato dalla catalessi in cui era sprofondato per via di quello che accadeva, i voti favorevoli sono diventati due.
In definitiva : punto bocciato con il voto contrario di tutta la maggioranza, fatta eccezione del Sindaco e del Presidente del Consiglio.
Infine altro punto ritirato, quello relativo alla transazione tra Comune e Comunità Montana, perché privo del parere dei Revisori dei Conti.

L’unico punto approvato all’unanimità è stato quello relativo al regolamento della videosorveglianza, che, è doveroso ricordare, è un progetto presentato e portato a finanziamento dalla precedente amministrazione di centro-destra e che gli attuali amministratori hanno impiegato ben due anni e mezzo per poter iniziare, forse, la sua esecuzione.

Risultato della serata: due Assessori bocciati dalla loro stessa maggioranza.

Insomma un albero della cuccagna, dove la giunta cerca di raggiungere qualche risultato e la maggioranza consiliare interessata a spalmare più grasso possibile per farla cadere. Ci siamo convinti che nella storia politico-amministrativa dell’era repubblicana, non si siano mai verificate cose del genere nel nostro comune.

Ci saremmo aspettati un atto di dignità politica da parte dei due assessori, che sonoramente bocciati, avrebbero dovuto rassegnare le dimissioni. Ma di questi tempi, si sa, il tengo famiglia prevale sull’etica personale.

Oggi ci troviamo di fronte ad una città offesa, calpestata nella dignità, vessata oltre ogni limite e quasi rassegnata ad un destino di progressivo declino in cui Pinto e Compagni l’hanno relegata.


Confidiamo sempre in un ultimo e risolutivo intervento di questa allegra brigata e cioè quello di rassegnare le dimissioni e andare a casa, ma non perché lo chiediamo noi, ma per preservare un briciolo di dignità, sempre che ne sia rimasta. 

Fonte: Gruppi Consiliari FI e PPDT.