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martedì 17 marzo 2015

TROPPA MALATTIA, LICENZIATI CINQUE DIPENDENTI DI TARANTO ISOLAVERDE.


TARANTO - Licenziati per troppe assenze. Si sono ammalati più del dovuto e, in alcuni casi, senza titoli giustificativi. Cinque dipendenti di Taranto Isolaverde, la società multiservizi della Provincia di Taranto, nei giorni scorsi, a partire dal 4 marzo, hanno ricevuto una lettera di cessazione del rapporto di lavoro a causa dei troppi giorni trascorsi in malattia.

I cinque lavoratori non avrebbero prestato servizio per almeno un anno negli ultimi tre anni, sforando il limite consentito dal contratto.

Il provvedimento è stato preso dal consiglio d’amministrazione della società presieduto dall’avvocato Giovanni Quero (ex sindaco di Mottola) e composto da Wanda Germano ed Eliana Tazzoli. Il Consiglio d’amministrazione si è insediato due mesi fa ed è stato nominato dal presidente della Provincia (socio unico della società), Martino Tamburrano. Un provvedimento che fa il paio coi casi di assenteismo che al termine dello scorso anno sono emersi a Roma in relazione alla vicenda dei vigili urbani. Un fenomeno che a quanto pare non è diffuso solo nella capitale.

«Premesso che noi del consiglio d’amministrazione - spiega il presidente Quero - non conosciamo i cinque dipendenti in questione, da due mesi, cioè da quando ci siamo insediati, stiamo mettendo il naso in tutte le carte ed è emerso che i cinque lavoratori risultavano assenti da lavoro da parecchio tempo e avevano superato il periodo di comporto». Secondo l’avvocato Quero, ai dipendenti «mancavano i titoli giustificativi e dunque erano assenti ingiustificati, alcuni dei quali anche da due anni, quindi avevano superato abbondantemente il termine». Una volta verificate con attenzione le carte, il consiglio d’amministrazione non ha avuto esitazioni e ha intrapreso le iniziative dovute secondo quanto prevede la legge: «Abbiamo verificato se ci fossero le condizioni - aggiunge Quero - e in seguito l’intero CdA ha deciso e si è attenuto alla legge». Tutti i sindacati, invece, hanno appreso solo ieri la notizia e, proprio da quanto emerge da fonti sindacali, pare che alcuni dei dipendenti licenziati fossero ancora ricoverati.

Il futuro per i restanti 225 dipendenti di Taranto Isolaverde non apparirebbe più roseo qualora il Governo non si facesse carico degli oneri finanziari del “Paisiello”. Se infatti il bilancio dell’istituto di alta formazione musicale non dovesse più gravare su quello dell’amministrazione provinciale, significherebbe destinare quei circa 4 milioni di euro per Taranto Isolaverde, che tornerebbe ad avere una speranza sul suo futuro. A tal proposito il sottosegretario alla Pubblica istruzione, la senatrice barese Angela D’Onghia, ha sottolineato l’attenzione diretta di Palazzo Chigi sulla vicenda e, durante l’ultima visita a Taranto con i rappresentanti istituzionali, ha rassicurato sulle eventuali notizie entro metà aprile.

Da Bari, intanto, non filtrano ancora novità sul Piano in difesa del suolo. Nei mesi scorsi il presidente della Provincia ha presentato una proposta, realizzata dall’ex dirigente all’Ambiente Antonio Ruggieri, per prevenire il dissesto idrogeologico. Piano che se fosse approvato rimpinguerebbe le casse di “Isolaverde” con 3,6 milioni di euro all’anno provenienti dalla Regione, risorse che consentirebbero ai dipendenti della società multiservizi di essere reimpiegati. Soluzione che in questo momento è al vaglio di tre assessori regionali. 

Fonte: www.quotidianodipuglia.it