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giovedì 11 giugno 2015

MOTTOLA :COMUNICATO STAMPA MEETUP 5 STELLE : LA RACCOLTA DIFFERENZIATA ORAMAI DIMENTICATA

Era uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale dell’attuale amministrazione comunale di centro sinistra. Nella realtà dei fatti, però, come spesso accade, si è rivelata soltanto una promessa disattesa o, nella migliore delle ipotesi, una mera illusione. Stiamo parlando di un più attento ciclo della raccolta differenziata e di un nuovo modo di concepire il rifiuto, non più inteso come materiale inutile da dover smaltire attraverso l’incenerimento ma, anzi, risorsa da recuperare mediante un processo che termina con la creazione di un nuovo prodotto utilizzabile.

Nei tre anni di giunta Pinto le percentuali registrate di R.D. sono bassissime, in linea con quelle che son state le cifre (di qualche punto leggermente superiori) dei due lustri di amministrazione targati Quero, certificando quindi una triste quanto beffarda continuità tra le due forze politiche che hanno governato il paese negli ultimi vent’anni. Limitandosi a dare uno sguardo ai dati più recenti, emerge una situazione allarmante: nel 2014 la raccolta differenziata si è attestata intorno al 15% a fronte di una produzione di ben 5.649.740,00 kg di rifiuti indifferenziati da parte dei cittadini mottolesi; nel 2015, invece, per quanto attiene ai primi quattro mesi dell’anno, la percentuale è scesa ulteriormente al 14,41% con 1.787.660,00 kg di rifiuti indifferenziati smaltiti.
La grave assenza di politiche comunali volte alla sensibilizzazione dei concittadini verso una maggiore accortezza nella gestione domestica dei rifiuti prodotti e al loro riciclo, rientranti nella più ampia ottica della tutela dell’ambiente e della salute pubblica, e l’imbarazzante silenzio col quale è stata accolta prima la nomina di Tamburrano alla presidenza della provincia ionica e poi il probabile allargamento dell’impianto di incenerimento sito nel vicino comune di Massafra, fanno da scenario ad un panorama collinare nel quale vigono un rumoroso immobilismo e una colpevole approssimazione che dovrebbero aprire una profonda riflessione su un tema così importante per l’amministrazione di un ente territoriale.
E’ infatti pacifico l’assunto che un processo di raccolta differenziata rigoroso che passi attraverso la responsabilizzazione e l’educazione di ogni singolo cittadino, introducendo anche sistemi di premialità, comporta inevitabilmente un risparmio in termini economici ma soprattutto una migliore qualità e salubrità dell’ambiente nel quale si vive.
Le inadempienze appena evidenziate e il silenzio dell’opposizione sul tema avranno l’effetto inevitabile di far pagare all’intera collettività mottolese l’ecotassa, tributo regionale sui rifiuti conferiti in discarica o negli impianti di incenerimento, previsto proprio per incentivare tutti i comuni pugliesi ad attivare pratiche virtuose per aumentare le percentuali di raccolta differenziata. In sostanza, più alta è la quantità di rifiuti indifferenziati prodotti, maggiore per i comuni sarà il tributo da versare nelle casse regionali. A testimonanzia di ciò, i cittadini più attenti avranno notato come negli ultimi giorni siano apparsi per le vie del paese degli avvisi recanti l’invito a produrre più R.D. possibile affinchè le percentuali aumentino del 5% rispetto al dato di dicembre scorso e si scongiuri così il rischio di corrispondere cifre maggiori.
Posto che un aumento sensibile delle percentuali di raccolta differenziata è ottenibile esclusivamente attraverso un servizio porta a porta spinto e premesso che Mottola rientra nell’ ARO TA/2, ente territoriale composto da altri comuni limitrofi che dovrà affidare ad un’unica impresa l’intera gestione del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti, sembra legittimo chiedersi come mai sia stato possibile in tre anni di amministrazione Pinto non attivare campagne di sensibilizzazione tra la popolazione per incentivare a produrre il maggior numero di rifiuti differenziati. Come sembra lecito domandarsi se sia opportuno l’appello di una giunta comunale (e del suo assessore al ramo) che esorti la popolazione ad aumentare i livelli percentuali di R.D. per un limitatissimo periodo, il mese di giugno, al solo fine di evitare un minimo aumento del tributo dovuto alla Regione Puglia, senza una benché minima parvenza di un progetto di più ampio respiro.
In sostanza, è concepibile che un’amministrazione non intraprenda azioni volte a sperimentare coi propri cittadini le nuove frontiere costituite da quegli innovativi sistemi di raccolta dei rifiuti, come potrebbe essere quello “porta a porta”, che andranno a soppiantare l’odierno e vetusto ciclo?  SI ha idea di quali difficoltà potrebbero incolpevolmente incontrare la maggior parte dei mottolesi, abituati da sempre a gettare l’immondizia nel cassonetto più vicino e poco avvezzi a qualsiasi altro tipo di raccolta di rifiuti?

Alla luce di tutto questo, non sembra troppo auspicare un’inversione di rotta abbastanza celere per non doverci trovare in futuro ad affrontare grossi problemi di gestione di un ciclo di raccolta differenziata totalmente diverso, virtuoso ed intelligente ma assolutamente innovativo e più impegnativo, che se attuato male potrebbe vanificare buoni propositi e gravare più del dovuto sulle tasche di tutti i cittadini mottolesi.