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martedì 23 giugno 2015

QUANDO I SACROSANTI DIRITTI DEI DIVERSAMENTE ABILI DIVENTANO PRIVILEGIO PER "I FURBETTI DI TURNO"

Sulle nostre strade, per andare incontro alle esigenze legittime dei disabili, esistono parcheggi generici e parcheggi "ad personam", rilasciati dal Comune di residenza, dietro certificazione medico - legale dell'Asl, che ne attesti i requisiti ai sensi di quanto previsto dal Codice della Strada.
Ebbene, quelli "ad personam" dovrebbero - il condizionale è d'obbligo - essere rilasciati secondo quanto previsto dall'art. 188 del Codice della Strada - ex art. 381 del Reg. al C.d.S., solo se la persona beneficiaria è abilitata alla guida, se dispone di un autoveicolo ed è in possesso del contrassegno di invalidità. Ovviamente, previa dimostrazione di avere "capacità deambulatorie - motorie sensibilmente ridotte".

Quindi, un diritto, quello del parcheggio personalizzato per disabili, che va rispettato, se il beneficiario rispetta la legge ovvero se ha i requisiti per godere di quel diritto.
Ed, invece, in via Risorgimento, quello che dovrebbe essere un diritto, poiché tale non è, diventa un abuso.
Nei paraggi dell'edicola,vi è infatti, un parcheggio personalizzato, destinato alla sosta di un diversabile, che - ho motivo di credere - non ha diritto di usufruirne. Infatti, quel parcheggio viene utilizzato solo dai parenti dello stesso, che diversamente abili non sono. E, quando è libero, se per caso arriva un residente del posto e parcheggia, quasi istantaneamente arriva l'auto della Polizia Municipale a multare lo sventurato … come se su quel parcheggio ci fossero le telecamere di uno pseudo "grande fratello" o, peggio ancora, la protezione di un santo in paradiso o, meglio, in Comune o al Comando dei Vigili.
Ora, basta. Dopo l'ennesimo episodio, verificatosi nella serata del 22 giugno, con l'intervento dei Vigili a multare chi cercava solo un parcheggio in una strada trafficata, è arrivato il momento di dire basta a questo "abuso di diritto" e di fare luce sulla questione.
Ho già fatto richiesta, lo scorso 4 giugno, al Comune dei necessari documenti amministrativi, indirizzando la stessa ai Servizi Sociali e alla P.M., per ottenere una copia fotostatica relativa alla concessione del parcheggio "ad personam" in questione. Esistono diritti legittimi, diritti disattesi e diritti abusati. Credo che quest'ultimo, in questa circostanza, faccia al caso nostro.
Non mi risulta, infatti, che la persona beneficiaria di quel parcheggio sia permanentemente impossibilitata a deambulare. La concessione di quel parcheggio è irregolare ed anomalo, come anomalo è l'intervento dei Vigili solerti e puntuali, ogni qualvolta qualcuno parcheggia su quelle strisce gialle.
Siamo dalla parte dei diritti, siamo dalla parte della legge e della verità. "L'uso dell'abuso" va contrastato ad ogni costo ed è quello che faremo anche in questa circostanza.



Angelo Laterza