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giovedì 28 gennaio 2016

C'ERA ANCHE L'MCL DI MOTTOLA, A ROMA, ALL'UDIENZA COL SANTO PADRE.


C’era anche il circolo Mcl di Mottola, a Roma, all’udienza speciale che il Santo Padre, nei giorni scorsi, ha concesso al Movimento Cristiano Lavoratori.

In una Sala Nervi, gremita da migliaia di fedeli appartenenti al Mcl, provenienti da tutta Italia, con delegazioni europee, dell’Australia, del nord e sud America, c’era anche una nutrita rappresentanza del Mcl mottolese, presieduto da Angelo Laterza.

Con i foulard azzurri al collo, sono stati in fila dalle sei del mattino per essere tra quei 12mila “fortunati”, che sono riusciti ad entrare nella Sala Nervi. Altri 10mila circa, hanno dovuto seguire l’udienza dall’esterno, attraverso maxi schermo.

“Più passavano le ore e più l’attesa di vivere quell’incontro speciale col massimo rappresentante di Dio sulla Terra si faceva grande. Poi, l’ingresso di Papa Francesco tra la gente e l’emozione è stata incommensurabile. Quando sei lì, il cuore ti batte e vedere quell’uomo vestito di bianco abbracciare i bambini, accarezzare i diversamente abili, stringere la mano alla gente, annulla ogni tensione del cuore e sembra ridarti vita, coraggio, speranza”.
Così, Angelo Laterza ci racconta, ancora con l’emozione negli occhi, l’esperienza vissuta a Roma, nella Sala Nervi, dove Papa Francesco ha voluto incontrare il mondo Mcl per parlare del diritto dell’uomo al lavoro.

“No al lavoro schiavo, allo sfruttamento, ai favoritismi e alle raccomandazioni – ha detto il Papa in quell’occasione -. Sì, invece, ad un mondo del lavoro al cui centro ci sia la dignità umana; sì ad un’economia che serva l’uomo e non che si serva dell’uomo”. Ed, ancora: “Nel mondo del lavoro è urgente educare a percorrere la strada luminosa ed impegnativa dell’onestà, fuggendo le scorciatoie dei favoritismi e delle raccomandazioni. Il lavoro non è soltanto una vocazione della singola persona, ma è l’opportunità di entrare in relazione con gli altri. Per questo, dovrebbe unire le persone, non allontanarle, rendendole chiuse e distanti”.

“A noi del Movimento Cristiano Lavoratori - ci ricorda Laterza – il Papa ha dato un mandato: educare, condividere, testimoniare. Ha voluto, così, ricordare come educare aiuti l’individuo a non cedere agli inganni di chi vuol far credere che il lavoro, l’impegno quotidiano, il dono di se stessi e lo studio non abbiano alcun valore”. “Papa Francesco ha dispensato messaggi di speranza per i giovani – continua il presidente Mcl Mottola - parole di conforto per chi, ormai, non crede più nella meritocrazia”.

Così, il gruppo Mcl Mottola, circa una cinquantina, ha vissuto un’esperienza emozionante, che ha toccato l’anima: essere ad un passo dal Papa, ascoltare dal vivo le sue parole cariche di contenuti ed umanità, per, poi, varcare la Porta Santa e partecipare alla santa messa, in San Pietro, celebrata da Fouad Twal, patriarca di Gerusalemme.
“Il messaggio di Papa Francesco è arrivato dritto al cuore – conclude Laterza -: Chi non lavora, non mangi”. E, poi, dall’uomo Jorge Mario Bergoglio, una richiesta: “Pregate per me”.
di Maria Florenzio


Fonte: www.piazzanews.it