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venerdì 26 agosto 2016

DALLA PUGLIA... CON FURORE. L'ATTORE BARESE LUCIANO MARINELLI A ROMA, SUL SET DELLA NUOVA FICTION MEDIASET.


 


BARI. Nella nuova fiction, prodotta dalla Ares Film, che andrà in onda sulle reti Mediaset, nel 2017, la trama si concentra prevalentemente sulle discriminazioni, a cui è sottoposta, al nord, la gente del sud, che, già nella prima serie, abbiamo visto combattere con le unghie e con i denti per preservare la propria dignità.

Furore 2. Il vento della passione”, questo il titolo della fiction di otto puntate, con la regia di Alessio Inturri e M. Intoppa, traccia un quadro di quella che è la fatica, sopporta da chi, dal sud, decide di emigrare verso il nord Italia, nella speranza di trovare occupazione e farsi accettare, ma si trova di fronte al muro dell’intolleranza, costretto a sopportare umiliazioni e soprusi di ogni sorta. Fortunatamente, sul set della fiction, la realtà è ben diversa, dal momento, che a Roma, la capitale nazionale ed internazionale della cinematografia, dopo Hollywood, ad interpretare diversi ruoli, sono stati contattati anche attori del sud.
E’ il caso dell’attore Luciano Marinelli, chiamato ad interpretare diverse parti, proprio in questa fiction, al fianco di Massimiliano Morra, Elena Russo, Angela Molina ed Adua Del Vesco.


Barese d’origine, Marinelli è reduce dal grande successo registrato dal primo stage per attori, in Puglia, tenutosi, a maggio scorso, a Mottola (Ta), del quale ne è stato l’organizzatore e il direttore artistico.
Siamo già stati abituati a vederlo sul grande schermo, con “Il clan dei camorristi” di Alessandro Angelini e Alexis Sweet (2012); “Le mani dentro la città” (2014); “Squadra Antimafia 4”; “Braccialetti rossi”; “Ris Roma 3”; “Gomorra” e, in ultimo, “Non è stato mio figlio”.
Solitamente, le case cinematografiche arrivano al sud, soprattutto in Puglia e, senza avvalersi delle professionalità locali, sono pronte a colonizzare il set, avvalendosi di maestranze ed attori “coltivati nel proprio orticello”. Ed, invece, con “Furore 2”, come del resto accaduto in “Non è stato mio figlio” dello stesso regista Inturri, anche per gli attori del sud è stato ritagliato un ruolo.
Così, nato grazie ad Apulia Film Commission, cresciuto come attore in Puglia grazie ad alcune società di produzione come la Dinamo Film e la Oz Film, oggi Marinelli è un attore affermato e, per circa una ventina di giorni, è stato sul set della nuova fiction Mediaset.

Una forma di riscatto? Forse. Ma è, soprattutto, il riconoscimento degli sforzi, fatti sino ad oggi. Un modo per dimostrare che anche la nostra Puglia è una fucina di maestranze e di professionalità, che meritano di essere prese in seria considerazione. La nostra – ha spiegato Marinelli – non è solo una terra da colonizzare, anche cinematograficamente parlando, ma da valorizzare anche per le sue risorse umane e competenze di alta qualità”.