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venerdì 25 novembre 2016

COMUNICATO SANITA' - CONSIGLIO MONOTEMATICO 21.11.2016.


L’impressione avuta è che l’unico obiettivo della maggioranza consociativa e voltagabbana che amministra Mottola fosse di uscire indenne dal consiglio monotematico di lunedì sera. Quasi che qualcuno temesse che da esso dipendesse la sua tenuta.


Come gruppo consiliare dei “Democratici per Mottola” avevamo aderito alla richiesta di convocazione di un consiglio monotematico che puntualizzasse la situazione sanitaria nel territorio tarantino e discutesse della possibilità, per la struttura di Mottola, nell’ambito della nuova policy sanitaria che vorrebbe Taranto prima linea per le cure oncologiche e per il risanamento ambientale, di ospitare un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (che è cosa differente rispetto al “Polo” Oncologico che si vorrebbe creare al Moscati!).
Abbiamo contribuito alla serenità della discussione, evitando di polemizzare con un sindaco che si affanna ancora su temi come l’OPG, e come le “realtà su carta” dell’ex Umberto I (che passeremo al microscopio per la fattibilità e la sostenibilità, alla ricerca di sprechi e carenze progettuali) e del “nuovo” Umberto I, e che difende acriticamente le performance del Direttore Generale.

Abbiamo tentato di sottoporre una proposta di delibera (di cui non è stata consentita nemmeno la conversione in mero “ordine del giorno”) che chiedeva semplicemente di invitare a Mottola Governatore e tecnici competenti al fine di valutare, anche soltanto sotto un profilo logistico, sostenibilità e fattibilità della nostra proposta.
I soliti hanno falsamente sostenuto una nostra “fuga in avanti”: noi invece abbiamo protocollato la proposta in mattinata, condividendola con gruppi politici anche esterni al consiglio comunale, ma soprattutto con esponenti del centrodestra che, pur condividendola, hanno tergiversato per la sottoscrizione.

La maggioranza consociativa e voltagabbana che amministra Mottola ha alzato un muro di gomma, ha interrotto più volte il nostro intervento senza dare la possibilità di illustrare pubblicamente la proposta, e infine rigettandola.
Il senso del nostro intervento invece era: mettiamoci a lavorare e facciamo comprendere l’importanza della nostra struttura e quanto essa possa tornare utile a tutto il sistema sanitario tarantino.

Niente da fare. È prevalsa la paura della discussione e della trasparenza, la paura che il Consiglio Comunale riaffermasse il suo ruolo rappresentativo delle istanze della collettività.
Questa amministrazione ha paura. Ha paura – forse – di mancare la parola data altrove (come al solito, senza discussione in consiglio comunale), di venir meno ad accordi spartitori e strategie speculative di bassa lega in vista delle imminenti elezioni amministrative.
Chi ha paura perché naviga nel torbido, si trincera, come è accaduto lunedì.

L’affannosa ricerca dell’unanimità si è trasformata in farsa e abuso. Soprattutto se si pensa che le nostre istanze non necessitavano di chissà quale grande elaborazione politica o sforzo mentale. Una proposta semplice e lineare, senza doppi fini. Un “indirizzo” politico e strategico.

Per i prossimi giorni sono stati convocati i capigruppo. La nostra posizione è chiara e definita perché per noi quella proposta rappresenta la misura minima. Riteniamo anche che ogni modifica stravolga il senso e le ragioni per cui è stata chiesta la convocazione del consiglio comunale.
Allo stesso modo, non sono più accettabili negoziazioni che il sindaco andrà a fare senza aver precedentemente informato e ricevuto la fiducia del consiglio comunale.

Resta il rammarico di vedere un sindaco ed una giunta arroccata su se stessa, gestita da squallidi ed interessati accordi di potere e di spartizione che nulla hanno a che vedere con il sindaco e la maggioranza eletta e voluta dalla collettività mottolese. Siamo al gioco delle parti: del gatto e della volpe De Fiori - Lattarulo, con il sindaco, certamente “brava persona”, ma sempre più il Pinocchio di turno, soffocato dalla propria autoreferenzialità e incapace di leggere la realtà delle cose.

Noi volevamo avanzare proposte e soluzioni utili per il territorio. Prendiamo atto che non ci è stata data la possibilità di farlo. Ed è un atto grave.
Ma possiamo tranquillizzare che questa amministrazione cadrà solo per le sue colpe e non per le sue ossessioni legate ad un consiglio monotematico!


Gruppo Consiliare
Democratici per Mottola”


Palmo Matarrese

Carmine D’Auria


Pietro Rella