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lunedì 13 febbraio 2017

COMUNICATO STAMPA: CHIUSURA FARMACIA PRESIDIO SANITARIO DI MOTTOLA.


Assistiamo sgomenti all’ennesima privazione subita dalla struttura sanitaria di Mottola: la chiusura della Farmacia è l’ultimo di un’inquietante sequela di atti consumati sulla pelle della popolazione non solo mottolese, ma di tutto il territorio.

Adottando questo atto, nessuno dei responsabili si sarà posto il problema del disagio arrecato agli utenti del servizio (ne siamo certi!).
Restiamo sempre della convinzione che l’offerta sanitaria, nel territorio jonico soprattutto, debba rispondere a logiche non di mero calcolo, ma di umanità.
Per tali ragioni, non possiamo sopportare che la sanità tarantina sia governata da uno stuolo di burocrati sordi e ciechi, capaci soltanto di attuare pratiche ragionieristiche, come tali lontane anni luce dalle esigenze vere della popolazione e dalle emergenze di un territorio.
Portate all’eccesso – come abbiamo l’impressione che si voglia fare – tali logiche distruggeranno ancor prima che si manifesti nella sua reale consistenza quel principio di territorialità nell’assistenza che era una delle caratteristiche dei piani approvati sino al 2015.
Tutto ciò con le chiare colpe di una politica che, ad ogni livello, invece di impartire le proprie indicazioni e le proprie scelte, preferisce (per pigrizia) invertire il rapporto e delegare tutto ai burocrati.
Abbiamo utilizzato l’espressione “assistiamo” anche perché siamo ormai abituati all’assenza totale di interlocuzione con le istituzioni sanitarie e siamo pronti a scommettere che anche questo scempio sia stato consumato senza il confronto con le componenti sociali o con l’amministrazione. In particolare quest’ultima si è sempre dimostrata passiva rispetto alle scelte del management, ove non anche colpevolmente entusiasta dell’ostentazione delle sue performance, basate solo sulla quadratura dei numeri e mai sulla reale analisi della qualità dell’offerta sanitaria in provincia di Taranto.
Agli atti consumati sulla pelle della popolazione si sommano le omesse risposte sulla idoneità della struttura di via S. Pellico ad essere parte integrante dell’offerta sanitaria nella provincia jonica. Inoltre, a conferma del fatto che la politica mottolese ha ormai abdicato al suo ruolo, stiamo ancora attendendo la riconvocazione del Consiglio Comunale per deliberare sulla questione sanitaria in provincia di Taranto, per lanciare un messaggio con una unica voce. Durante lo scorso consiglio monotematico fummo bloccati con motivazioni pretestuose, a conferma che le divergenze politiche, per alcuni, sono più importanti del bene collettivo: Mottola è un paese diviso anche perché la sua classe politica non è in grado di fare fronte comune nemmeno sui grandi temi (che non dovrebbero avere colore e che dovrebbero unire tutti).
Se questo è lo stato di cose, il cielo sopra di noi è a tinte fosche, ma non bisogna rinunciare a chiedere una sanità più equa e più vicina ai cittadini.

I consiglieri comunali
Carmelo D’Auria
Palmo Matarrese

Pietro Rella