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giovedì 1 febbraio 2018

PARCHEGGI, IL DILEMMA DEL CENTRO STORICO.


Auto o non auto? Parcheggio o non parcheggio? Questo è il problema. L’ex consigliere comunale Cosimo DE PACE risponde alle accuse che il Comitato del centro storico ha rivolto alla ex Amministrazione PINTO, e replica che a suo giudizio, sono “cavalcate politicamente e strumentalmente” e non mirano a chiarire la situazione.

La questione, che riguardava la possibilità per gli abitanti del centro storico di poter parcheggiare l’auto nelle strisce blu nei pressi della propria abitazione godendo dell’esenzione totale del pagamento, fu affrontata e ampiamente dibattuta in Commissione di studio “Statuto e Regolamenti” - da egli stesso presieduta - anche con la preziosa collaborazione della Polizia Locale allo scopo di approfondirne i vari aspetti nel rispetto delle norme regolamentatrici in materia e del principio dell’equilibrio numerico tra zone di sosta a pagamento e non. DE PACE richiama alla memoria atti e date, ricordando che nella seduta del l’11 agosto 2016 il Consiglio all’unanimità dei presenti non approvò l’Ordine del Giorno sulle modifiche alla viabilità e sosta nel centro storico avanzata dal Comitato, sulla base sia di precise norme di legge, sia per non discriminare i cittadini che risiedono in altre zone del paese e che ugualmente utilizzano le aree di sosta a pagamento senza alcuna agevolazione.
Non abbiamo fatto altro che applicare la legge - ha affermato DE PACE - e quanto prevede il Codice della Strada”. Come si evince dal verbale n. 4 del 23 maggio 2016 della stessa Commissione consiliare, data la complessità della materia, fu invitato a relazionare in merito il Comandante della PM, Magg. Vito Caramia, il quale chiarì che nel caso di aree riservate (stalli gialli) la scelta è discrezionale e la norma di riferimento è quella del comma 11 art. 7 del Codice della Strada che riconosce ai Comuni la facoltà di riservare, nelle zone di particolare rilevanza urbanistica come il centro storico, spazi di sosta per i veicoli privati, per i soli residenti, a titolo gratuito o oneroso. Dal momento che l’argomento all’esame è, invece, la sosta regolamentata (stalli blu), le norme di riferimento sono i commi 6,7,8 dell’art.7 C.d.S., che non prevedono nessuna esenzione totale per i beneficiari, pertanto, bisogna necessariamente provvedere a titolo oneroso.
Inoltre il regolamento dava facoltà all’utente in questione, di poter parcheggiare con lo stesso abbonamento in tutte le aree di sosta a pagamento dislocate sul territorio comunale al costo di soli 0,50 centesimi al giorno senza limitazione di orario. "E' vero
- continua DE PACE - che il problema del parcheggio è una questione molto sentita dai cittadini, ma è anche vero che in particolari condizioni nessuno può vantare il privilegio del posto auto direttamente sotto casa: i diritti acquisiti sono sempre difficili da modificare, ma non per questo significa che siano giusti ed incontrovertibili".
Piuttosto, data la totale mancanza di percorsi pedonali protetti, l’invito rivolto al Comitato è quello di richiedere sempre più zone con inibizione totale del traffico veicolare. Il riferimento è a particolari zone del centro storico quali largo San Nicola, lo slargo adiacente la chiesa di Santa Maria dell’Assunta e la piazza prospiciente la facciata della chiesa dell'Immacolata. Con l’amministrazione PINTO, fu tentata un’operazione di recupero e decoro di questi luoghi attraverso l’elaborazione di progetti coinvolgendo più comparti dell’Ente, dalla mobilità all’urbanistica strappandoli al parcheggio selvaggio e al degrado, inserendovi nuovi elementi di arredo urbano, illuminandoli nel tentativo di aumentare la qualità della vita dei residenti e di tutti i cittadini attraverso maggiori spazi per la socializzazione. Furono inoltre introdotte nuove politiche in grado di coniugare residenzialità e turismo; furono infatti installati lungo il borgo antico cartelli informativi al fine di valorizzare i punti di interesse storico e introdotte agevolazioni fiscali per favorire l’apertura di nuove attività commerciali. Oggi purtroppo si assiste sgomenti all’impadronirsi nuovamente di questi spazi da parte evidentemente di cittadini insensibili oltre che sprezzanti dei valori democratici della socialità e della convivenza. Appare quindi quanto mai urgente rivalutare alcune scelte per garantire e ripristinare quell’accessibilità e fruibilità del borgo che oggi appare alquanto compromessa.

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